venerdì 12 settembre 2008

Oggi da un'altra parte


Vorrei non essere qui,vorrei che molte delle persone che sono costretto a vedere sparissero e diventassero estranee. Vorrei trasformare a mio piacimento tutti queste persone in animali.
Chi è sempre arrabbiato con me o con il mondo lo farei diventare un piccolo maialino rosa.

Chi fa l'ipocrita, lo trasformerei in un piccolo scoiattolo costretto a scappare da una pianta all'altra.

Chi se ne apporfitta e pensa a salvarsi solo la faccia, lo farei diventare un geco così starebbe sempre spiacciato sul muro.

Chi invece pensa sempre di aver ragione senza ascoltare, lo farei diventare un' ape operaia.


Oggi vorrei davvero che qui fosse da un'altra parte.


Vorrei che i giorni scorressereo più dolcemente, senza questo continuo schiacciamento verso il basso.
Vorrei capire il modo per trasformare il rame in oro e la pioggia in soffici nuvole e l'afa in brezza marina.
Vorrei che un giorno trovando per terra una bacchetta magica, potessi togliermi le scarpe per camminare a piedi nudi senza mai tagliarmi.


Vorrei che oggi diventasse già domani e che domani mi faccia scordar quello che è oggi.

domenica 7 settembre 2008


Stare al modo è spesso triste. Per diversi motivi, se ti guardi intorno bene, difficilemente trovi motivo per sorridere o dire "..oggi ho proprio voglia di vivere questa vita!!". C'è guerra e ce ne è molta, il mondo si surriscalda, l'immondizia la troviamo anche nei formaggi che ci vendono al supermercato e spesso i furbetti la fanno franca quando invece...

Allora non ti resta che aggrapparti con le unghie e con tutte le forze alle emozioni umane.

Ti aggrappi ai momenti belli, a quelli che pensi che vorresti fermarli e riproporli in loop a lungo.

Bello è quando aspetti una telefonata che sai deve arrivare. Quando aspetti che il suono di un messaggio arrivi. Il battito del cuore quando arriva un pacco per te o ancor più una lettera.

Bello è sapere che da lì a poco succederà qualcosa che ti farà pompare il cuore a mille e l'attesa stessa vale più del momento in cui succede. L'attesa si prolunga e cresce d'intensità...può durare molto o poco ma è un percorso in crescendo che ti fa sentire vivo. Il momento è un punto nel tempo, un evento che in bereve ti porta ad un picco di emozione e che si esaurisce subito.

Entrambi valgono la vita...

La vita è i momenti e le attese della nostra esistenza.

martedì 2 settembre 2008

Un Passo indietro


Un passo indietro ed io già so
di avere torto e non ho più le parole
che muovano il sole

Un passo avanti e il cielo è blue
e tutto il resto non pesa più
come queste tue parole che si muovono sole

Come sempre sei nell'aria sei
tu aria vuoi e mi uccidi
Come sempre sei nell'aria sei
tu aria dai e mi uccidi
Tu come aria in vena sei

Un passo indietro ed ora tu, tu non ridi più
e tra le mani aria stringi
e non trovi le parole
e ci riprovi ancora a muovermi il sole
Ancora un passo un altro ancora

Un passo avanti ed ora io, io non parlo più
e tra le mani, mani stringo
a che servon le parole
amore dai, dai, dai muovimi il sole

Perchè sei nell'aria sei
tu che aria vuoi
ma che aria dai se poi mi uccidi

Tu che aria sei
ma che aria vuoi
tu che aria dai se poi mi uccidi
tu come aria in vena sei

Un passo indietro ed io
Un passo avanti e tu
Un passo avanti e noi, noi, noi

Negramaro

lunedì 4 agosto 2008


Articolo tratto da repubblica.it di oggi. Uno spaccato di una società a cui molti oggi mirano. La società che gli USA hanno costruito e a cui l'Italia oggi incosciamente si ispira. Un filo che lega la nostra economia e il nostro modo di evolversi alla cultura americana. Un po' mi spaventa per gli scenari possibili....Con questo voglio affermare che non sono un "antiamericano" e neppure un "proamericano"...sono semplicemente un uomo che guarda al futuro con occhi speranzosi, spaventato dall'affievolirsi della luce che illumina il nostro futuro!!




WASHINGTON - "Penso che non riuscirò mai a ripagare i debiti che ho fatto per studiare, certi giorni penso che quando morirò avrò ancora le rate dell'università. Oggi ho un piano per restituire il prestito che dura 27 anni e mezzo, ma mi pare troppo ambizioso perché il tasso è variabile e riesco solo a pagare gli interessi. Sono sicura che quando compirò sessant'anni i debiti della scuola di legge saranno ancora lì a farmi compagnia".
Carrie ha 29 anni, è cresciuta in Pennsylvania, in un sobborgo poco fuori Philadelphia, in una famiglia della classe media. Ha fatto il master alla Law School di Villanova, università cattolica di Philadelphia. Vive a Washington dove lavora come assistente legislativo per un deputato al Congresso. Ha finito di studiare da due anni fa e deve ancora pagare 65mila dollari: "Ma ho lo stesso debito adesso di quando ho finito la scuola, perché ogni mese riesco a fare soltanto il pagamento minimo, che copre a malapena gli interessi sul capitale che mi hanno prestato e siccome la rata è anche salita insieme ai tassi d'interesse non ho fatto nessun passo avanti. Ogni mese devo versare almeno 550 dollari, un quarto del mio stipendio, e con il costo della vita che sale e uno sipendio pubblico non riesco a fare di più".
Tra tre mesi esatti gli Stati Uniti sceglieranno il loro presidente, tra poche settimane si terranno le convention dei due partiti che incoroneranno gli sfidanti John McCain e Barack Obama. Ma la corsa per la Casa Bianca non è fatta solo della battaglia tra due candidati, della loro immagine: sarà la scelta di chi si mostrerà più capace di rassicurare i cittadini americani spaventati dalla crisi economica, dal crollo del mercato immobiliare, dal prezzo della benzina e dalla guerra, con i giovani e gli studenti sempre più preoccupati dalla crescita delle rette universitarie e dai debiti che sono costretti a contrarre per poter studiare.
Carrie parla senza sosta, senza incertezze, si vede che non fa che pensare a questo suo debito: "Per sopravvivere ho dovuto trovarmi un secondo lavoro: faccio il tutor per alcuni studenti la sera e durante il fine settimana e accetto ogni lavoretto che mi passa per le mani, solo così posso permettermi di vivere da sola. Prima di fare la scuola di legge avevo lavorato per due anni nel settore non-profit, ma mi ero subito resa conto che senza un master non avrei mai potuto accedere ai livelli di lavoro che più mi piacevano e così la specializzazione in legge mi sembrò la scelta migliore. Ma la mia famiglia non era in grado di pagare la retta né io avevo soldi per farlo, così ho chiesto due prestiti: uno pubblico e uno privato".

venerdì 18 luglio 2008

Lucio Battisti - Amarsi un po' (live)

Amarsi un po'
è come bere
più facile
è respirare.
Basta guardarsi e poi
avvicinarsi un po'
e non lasciarsi mai
impaurire no, no!
Amarsi un po'
è un po' fiorire
aiuta sai
a non morire.
Senza nascondersi
manifestandosi
si può eludere
la solitudine.

Però, però volersi bene no
partecipare
è difficile
quasi come volare.
Ma quanti ostacoli
e sofferenze e poi
sconforti e lacrime
per diventare noi,
veramente noi
uniti
indivisibili
vicini
ma irraggiungibili.

Però, però volersi bene no
partecipare
è difficile
quasi come volare.

Per diventare noi,
veramente noi
uniti
indivisibili
vicini
ma irraggiungibili...


venerdì 13 giugno 2008


Elogio alla Volontà



Niente al mondo può sostituire

la volontà.


Non il talento: nulla è più comune di

uomini dotati di talento

cui il successo non arride.


Non il genio: l’affermazione

“il genio non paga”

è quasi un proverbio.

Non l’educazione da sola: il mondo è

pieno di derelitti educati.


SOLO LA VOLONTA’

E

LA DETERMINAZIONE SONO ONNIPOTENTI.

lunedì 9 giugno 2008

Così piccole mani


COSÌ PICCOLE MANI

Il tuo più tenue sguardo
facilmente mi aprirà
benché abbia chiuso me stessa
come dita
sempre mi apri petalo per petalo
come la primavera fa
toccando accortamente
misteriosamente la sua
prima rosa
e io non so quello che c’è
in te che chiude e apre
solo qualcosa in me
comprende che è più
profonda la luce dei tuoi
occhi di tutte le rose.
Nessuno… neanche
la pioggia ha…
Così piccole mani.

E.E. Cummings

lunedì 26 maggio 2008

Sonetto 48


I miei occhi e il cuore son venuti a patti

ed or ciascuno all'altro il suo ben riversa:

se i miei occhi son desiosi di uno sguardo,

o il cuore innamorato si distrugge di sospiri,


gli occhi allor festeggian l'effigie del mio amore

e al fantastico banchetto invitano il mio cuore;

un'altra volta gli occhi son ospiti del cuore

che a lor partecipa il suo pensier d'amore.


Così, per la tua immagine o per il mio amore,

anche se lontano sei sempre in me presente;

perché non puoi andare oltre i miei pensieri


e sempre io son con loro ed essi son con te;

o se essi dormono, in me la tua visione

desta il cuore mio a delizia sua e degli occhi.


Shakespeare

giovedì 1 maggio 2008

La scritta


Ho pensato qualche volta che avrei potuto squarciare la quiete del muro. La parete dietro al mio letto intendo.
Averla colorata di azzurro è stato solo l'inizio di un pensiero. L'intuizione di un atto di forza che dovrei fare. Io il coraggio per scrivere con un pennello una frase sul quella parete non riesco a trovarla. Sembra ridicolo e forse un po' puerile, ma non lo è almeno per me.
Mi sembra quasi di fare un torto all'anima della mia camera. Forse un po' di paura per una così brusca affermazione di un concetto. Le parole anche se non urlate, anche se solo scritte spaccano i cuori e turbano dentro. Scrivere qualcosa di forte, di estremamente sigificativo potrebbe impedire di farmi prendere sonno. Sono sicuro che qualunque cosa scriva possa prendere vita lungo quella parete fino a strisciarmi subdolamente dentro la testa.
So per certo che non potrei scrivere banalità. Scriverei di qualcosa che mi ha cambiato la vita. Magari qualcuno che mi ha bucato l'anima. Poi ogni notte prima di addormentarmi il pensiero quasi certamente volgerebbe sopra la mia testa.

Mi vengono le vertigini solo a pensarci. Vertigo come il film di Hitchcock!

Forse non dovrei avere così timore di una semplice scritta sul muro. Potrei scrivere e poi tutt'al più ridipingere il tutto se non mi dovesse piacere. Penso che alla fine è un ottima idea e anche nella vita funziona così. Le ottime idee sono quelle che ti danno sempre una buona alternativa. Quelle che ti lasciano lo spazio per un retro front di classe.  In sostanza ti rendono libero, libertà è in fondo avere sempre una buona alternativa a quello che sei o che fai!!

Ecco sono alla fine e la cosa migliore di tutte mi è venuta proprio con l'ultima frase sulla libertà.
Un vero peccato che la mia parete sia già piena di tutte queste parole!