mercoledì 18 aprile 2012

La Filosofia del rifiuto



Agire come Bartleby lo scrivano.
Preferire sempre di no.
Non rispondere a inchieste, rifiutare interviste, non firmare manifesti, perché tutto viene utilizzato contro di te, in una società che è chiaramente contro la libertà dell’individuo e favorisce il malgoverno, la malavita, la mafia, la camorra, la partitocrazia, che ostacola la ricerca scientifica, la cultura, una sana vita universitaria, dominata dalla Burocrazia, dalla polizia, dalla ricerca della menzogna, dalla tribù, dagli stregoni della tribù, dagli arruffoni, dai meridionali scalatori, dai settentrionali discesisti, dai centrali centripeti, dalla Chiesa, dai servi, dai miserabili, dagli avidi di potere a qualsiasi livello, dai convertiti, dagli invertiti, dai reduci, dai mutilati, dagli elettrici, dagli studenti bocciati, dai pornografi, poligrafi, truffatori, mistificatori, autori ed editori. Rifiutarsi, ma senza specificare la ragione del tuo rifiuto, perché anche questa verrebbe distorta, annessa, utilizzata. Rispondere: no.
Non cedere alle lusinghe della televisione. Non far crescere i capelli, perché questo segno estremo ti classifica e la tua azione può essere neutralizzata in base a questo segno. Non cantare, perché le tue canzoni piacciono e vengono annesse. Non preferire l’amore alla guerra, perché anche l’amore è un invito alla lotta.
Non preferire niente. Non adunarti con quelli che la pensano come te, migliaia di no isolati sono più efficaci di milioni di no in gruppo. Ogni gruppo può essere colpito, annesso, utilizzato, strumentalizzato. Alle urne metti la tua scheda bianca sulla quale avrai scritto: No. Sarà il modo segreto di contarci. Un No deve salire dal profondo e spaventare quelli del Sì. I quali si chiederanno cosa non viene apprezzato del loro ottimismo.

Ennio Flaiano

lunedì 9 aprile 2012

L'arte di vivere




Solo quando prova interesse per cio' che crea l'uomo e' felice, sente confermata la propria forza ed e' capace di esprimerla, non e' piu' isolato, avverte un legame con il mondo e perde la sensazione di impotenza. Allora egli e' capace di amare le cose, di amare il suo lavoro e di amare gli uomini. Se invece e' solo un minuscolo ingranaggio di una macchina, se non fa altro che eseguire un qualche ordine -e anche se per questo viene ben pagato le cose non cambiano affatto-, se non e' investito di alcuna responsabilita' reale, se non e' capace di mostrare alcun interesse, perche'  per lui non c'e' proprio nulla di interessante da fare, allora si annoia.
L'uomo che soffre di noia non e' in grado di sopportarla. Egli cerca di compensarla attraverso il consumo. Va in giro in auto, beve, intraprende una serie di attivita' per 'trascorrere' in qualche modo le due, tre ore spensierate in cui non deve lavorare in azienda. Certo, le sue macchine gli fanno guadagnare del tempo, di cui pero' non sa che fare. Si sente confuso, e cerca di ammazzare in modo decoroso il tempo guadagnato. Gran parte della nostra industria del divertimento, delle nostre feste e dell'organizzazione del tempo libero altro non sono che un tentativo di elidere decorosamente la noia dell'attesa.


Erich Fromm


martedì 3 aprile 2012

Inno ufficiale del Milan



Milan Milan

Milan Milan solo con te
Milan Milan sempre per te

Camminiamo noi accanto ai nostri eroi
Sopra un campo verde sotto un cielo blu
Conquistare voi una stella in più
A brillar per noi
E insieme cantiamo

Milan Milan solo con te
Milan Milan sempre per te

oh.oh oh oh oh

oh oh oh oh oh oh oh oh
una grande squadra

sempre in festa olè
oh.oh oh oh oh
oh oh oh oh oh oh oh oh
oh oh oh oh oh
e insieme cantiamo

Milan Milan solo con te
Milan Milan sempre per te

Con il Milan nel cuore
Nel profondo dell’anima
Un vero amico sei
E insieme cantiamo

Milan Milan solo con te
Milan Milan sempre per te

oh oh oh oh oh……