giovedì 9 dicembre 2010

Invictus 1875




Dal profondo della notte che mi avvolge,
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all'altro,
ringrazio gli dei chiunque essi siano
per l'indomabile anima mia.

Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l'angoscia.
Sotto i colpi d'ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.

Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l'Orrore delle ombre,
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.


Out of the night that covers me,
Black as the pit from pole to pole,
I thank whatever gods may be
For my unconquerable soul.

In the fell clutch of circumstance
I have not winced nor cried aloud.
Under the bludgeonings of chance
My head is bloody, but unbowed.

Beyond this place of wrath and tears
Looms but the Horror of the shade,
And yet the menace of the years
Finds and shall find me unafraid.

It matters not how strait the gate,
How charged with punishments the scroll,
I am the master of my fate:
I am the captain of my soul.

Le parabole di Geller - Una antica leggenda delle regione di ZU




Nella lontana regione di Zu 
c’era un contadino che coltivava pomodori. 
Dopo un grande nubifragio decise di cambiare e passare alle patate molto più resistenti. 
Un giorno l’imperatore passò dalle sue parti, prese in mano una delle sue patate e gli disse : 
“ Hai preso una saggia decisione contadino”. 
Il contadino non capì. Il contadino era ignorante e non capiva il dialetto della casta alta. 
Pensando che l’imperatore lo stesse rimproverando per il cambiamento, tornò a coltivare pomodori. Quando l’imperatore lo venne a sapere disse allo stupido contadino: 
“ La scelta giusta era la patata e se non mi avevi capito bastava dirlo stupido contadino”.

giovedì 2 dicembre 2010

La boxe secondo Freeman




La boxe
 è qualcosa di innaturale perché si fa sempre tutto al contrario. 
Quando vuoi spostarti a sinistra, non fai un passo a sinistra: spingi sull'alluce destro. 
Per spostarti a destra usi l'alluce sinistro. 
Invece di allontanarti dal dolore come farebbe qualunque persona sana, gli vai incontro. 
Tutto nella boxe funziona 
al contrario.

Million Dollar Baby

martedì 23 novembre 2010

Ricorda per sempre



Ricorda per sempre 


il 5 novembre, il giorno della congiura delle polveri contro il parlamento. 
Non vedo perché di questo complotto, nel tempo il ricordo andrebbe interrotto. 
Ma l'uomo? 
So che il suo nome era Guy Fawkes e so che nel 1605 tentò di far esplodere il parlamento inglese. 
Ma chi era realmente? Che tipo d'uomo era?
 Ci insegnano a ricordare le idee e non l'uomo, perché l'uomo può fallire. 
L'uomo può essere catturato, può essere ucciso e dimenticato. 
Ma 400 anni dopo ancora una volta un'idea può cambiare il mondo. 
Io sono testimone diretto della forza delle idee, ho visto gente uccidere per conto e per nome delle idee, li ho visti morire per difenderle… 

Ma non si può baciare un'idea, non puoi toccarla né 

abbracciarla; 

le idee non sanguinano, non provano dolore... le idee non

amano. 

Non è di un'idea che sento la mancanza ma di un uomo, un 

uomo che mi ha riportato alla mente il 5 novembre: 


un uomo che non dimenticherò mai. 

V per Vendetta - Prologo

martedì 16 novembre 2010

300



"...Ora vai, corri dal tuo serse e digli che qui troverà uomini liberi ad affrontarlo, 
non schiavi, fallo in fretta, prima che decidiamo di alzare ancora il nostro muro!
No, non schiavi, le vostre donne diverranno schiave, i vostri figli, le vostre figlie, i vostri anziani diverranno schiavi; ma non voi, no! 
Prima di mezzogiorno voi diverrete cadaveri! 
cento nazioni dell'impero persiano stanno per piombare su di voi...
 le nostre frecce oscureranno il sole..
Allora combatteremo nell'ombra!..."

Re Leonida in 300

lunedì 8 novembre 2010

Annunciatore fuori dal Titty Twist



Allora, 
Passere, passere, passere! 
Entrate qui da noi, amanti delle passere! Qui al Titty Twister trovate le belle passere a metà prezzo. Diteci come la volete e noi vi daremo le migliori passere del Messico a prezzi stracciati. Allora, potete trovare passere bianche, passere nere, spagnole, passere cinesi, passere bollenti, passere gelate, passere bagnate, passere profumate... eh eh eh, e poi passere pelose, passere insanguinate, passere affamate. E abbiamo passere di seta, passere di velluto, passerine di plastica. Troverete passere dorate e passere argentate. Volete una bella passera? Entrate, amanti della passera, e se non la trovate qui vuol dire che non esiste. Venite qui, amanti della passera! Amanti della passera, approfittate della nostra offerta "prendi due, paghi una e un penny". Sì, se prendete una passera al prezzo normale avrete a disposizione un'altra bella passera dello stesso tipo e come più vi piace solo per un penny. Vi rendete conto? Una bella passera per un penny! 
Se trovate un'altra passera a meno
... fottetevela!

Dal Tramonto all Alba

martedì 2 novembre 2010

La Tana del Bianconiglio - Matrix




Immagino che in questo momento ti sentirai un po' come Alice che ruzzola nella tana del Bianconiglio. Lo leggo nei tuoi occhi: hai lo sguardo di un uomo che accetta quello che vede solo perché aspetta di risvegliarsi. E curiosamente non sei lontano dalla verità. Tu credi nel destino, Neo?
No
Perché no?
Perché non piace l'idea di non poter gestire la mia vita. 
Capisco perfettamente ciò che intendi. Adesso ti dico perché sei qui. Sei qui perché intuisci qualcosa che non riesci a spiegarti. Senti solo che c'è. È tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra nel mondo. Non sai bene di che si tratta, ma l'avverti. È un chiodo fisso nel cervello, da diventarci matto. È questa sensazione che ti ha portato da me. Tu sai di cosa sto parlando...
Ti interessa sapere di che si tratta, che cos'è? Matrix è ovunque, è intorno a noi, anche adesso nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra o quando accendi il televisore. L'avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo dinanzi agli occhi, per nasconderti la verità.
Che tu sei uno schiavo. Come tutti gli altri sei nato in catene, sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore, una prigione per la tua mente. Nessuno di noi è in grado purtroppo di descrivere Matrix agli altri. Dovrai scoprire con i tuoi occhi che cos'è. È la tua ultima occasione: se rinunci, non ne avrai altre. Pillola azzurra: fine della storia. Domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quanto è profonda la tana del Bianconiglio. Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più.

Morpheus

venerdì 15 ottobre 2010

Vip in Trip - Fabri Fibra



Federico, mi guardi su Wikipedia se sotto la voce di "rapper superfighissimo" c'è la mia faccia?
 Ah, non c'è? E che faccia c'è, scusa? 


Fabri Fibra è tanta roba, come il detto 
Comandare è meglio che scopare, di chi era questa? 
Io lo so, lo diceva (come non detto) 
Tu che ci fai qui? Dice "Passo per caso" 
Sì, a un concerto passi per caso 
Pensi che la beva come chi, come chi vota Lega? 
Disco funkadelistico non è questo 
La storia è acida, quando la senti fai aaahhh 
Preso male come Lucio Dalla, regionale via da Senigallia 
Non vedevo l'ora di andare via 
E ora non vedo l'ora di ritornare a casa 
Apro il cancello ma la porta è diversa 
E c'è un altro cognome sul campanello 

Rit. Più vuoi e meno avrai, più dai e meno prendi 
Prima lo si impara, poi "Pa pa para para pa pa para" 
Più sogni e meno fai, più fai e meno sogni 
Prima lo si impara, poi "Pa pa para para pa pa para" 
Rapper italiani che "Perepè qua qua, qua qua perepè" 
Politici italiani che "Perepè qua qua, qua qua perepè" 
Più vuoi e meno avrai, più dai e meno prendi 
Prima lo si impara, poi "Pa pa para para pa pa para" 

Laura Chiatti me la voleva dare 
Ma io dovevo lavorare, lavorare, lavorare 
Ancora lavorare, ancora lavorare, ancora lavorare... 
Beh, comunque ho il suo cellulare 
Ogni tanto le messaggio, dico "Ciao, come stai?" 
Lei mi risponde "Ci vediamo, scopiamo?" 
E' strano, un tempo ero io che la cercavo 
Ma non ero abbastanza famoso 
Chi è troppo non va con chi è poco famoso 
Poi becca il tronista e chi l'ha più vista 
Oggi invece mi chiama, mi cerca, mi ama 
Volessi farmela sì che potrei 
Ma che tristezza, bambole di pezza 
Mi domandi "E perché non te le fai?" 
Perché c'ho paura di prendere l'AIDS 

Rit. 

Ho un amico che si chiama da solo 
Si manda i messaggi con scritto "Tesoro" 
Si guarda allo specchio dicendo "Ti adoro" 
Vorrei dirgli "Ma trovati un lavoro!" 
Cazzo, ma trovati un lavoro 
Cazzo, trovati una ragazza, cazzo! 
Me lo diceva mia madre da ragazzo 
Lo disse al figlio anche la madre di Marrazzo 
Ora vai a capire che c'è dietro 
Anzi vai a capire chi c'è dietro 
Mille strofe, rime catastrofe 
L'opposto, l'apostrofo, apostolo, a posto (eh?) 
Io coi vostri testi ortodossi 
Mi ci pulisco il culo come Bossi 
Quale cantautore? Vaffanculo al rallentatore (vaffanculo) 

Rit. 

sabato 2 ottobre 2010

Le Parabole di Geller - Nella lontana regione di Gu


Nella 
lontana regione di Gu esisteva una taverna. 
Un giorno dalla cantina di quella taverna sparì la bottiglia più pregiata. 
L’oste accusò del furto il garzone che controllava la cantina, lo cacciò e ne mise un altro al suo posto. 
La settimana successiva sparì un’altra bottiglia di vino pregiato. 
Il colpevole non era quindi il garzone che aveva licenziato.
 L’oste allora cacciò anche il secondo garzone, che se ne andò senza dire una parola, ma la settimana seguente dinuovo sparì un’altra bottiglia di vino. 
Il ladro non era quindi nemmeno lui. 
Le bottiglie continuavano a sparire e lui continuava a licenziare garzoni. 
Ma anche quando rimase solo a gestire la taverna le bottiglie sparivano. 
A quel punto l’oste capì che era lui stesso che si ubriacava con quel vino e che poi se ne
 dimenticava.

venerdì 17 settembre 2010

Nessuna Verità



Abbiamo
 a che fare, potenzialmente, con un conflitto globale che richiede un’attenzione costante perchè sia scongiurato.
 Questo vedete perchè il nostro nemico ha capito che sta combattendo contro gente del futuro.
Ora, è alquanto geniale, anche se esasperante: se vivi nel passato, e ti comporti come se fossi nel passato, allora per la gente del futuro è difficile vederti.
 Se getti via il tuo telefonino, se smetti di usare la tua e-mail, passi tutte le tue istruzioni di bocca in bocca, di mano in mano, volti le spalle alla tecnologia, semplicemente sparisci nella folla.
Niente bandiere, niente uniformi.
Hai la tua truppa li sul campo e tutti che si guardano in torno e fanno: beh contro chi diavolo stiamo combattendo, in una situazione del genere i tuoi amici si vestono come i tuoi nemici, e i tuoi nemici come i tuoi amici.
 E dovete comprendere fino in fondo che queste persone non vogliono affatto trattare, nel modo più assoluto. Vogliono il califfato universale esteso a tutto il mondo, e vogliono che ogni infedele sia convertito o morto. Quindi la novità è che il nostro presunto rozze e grezzo amico si è ormai reso conto di una nuda e cruda verità, che siamo un bersaglio facile, e il nostro mondo può essere distrutto più semplicemente di quanto si creda.

Ed Hoffman - Russel Crowe

giovedì 16 settembre 2010

Guerre Stellari - La vendetta dei Sith ep. III



Tanto tempo fa, in una galassia lontana, lontana....

È guerra! 
La Repubblica crolla sotto gli attacchi dello spietato Signore dei Sith, conte Dooku. 
Si contano eroi in ambedue gli schieramenti. 
Il Male è ovunque.
Con un'azione spettacolare, il malvagio comandante dei droidi, generale Grievous, è entrato nella capitale della Repubblica e ha rapito il cancelliere Palpatine, capo del Senato della Galassia.
Mentre l'Esercito Separatista di Droidi cerca di abbandonare la capitale assediata insieme al prezioso ostaggio, due Cavalieri Jedi sono alla testa di un'impresa 

disperata: liberare il Cancelliere prigioniero....

venerdì 10 settembre 2010

CORRISPONDENZE



La Natura è un tempio ove pilastri viventi
lasciano fuggire a tratti confuse parole;
l'uomo vi attraversa foreste di simboli,
che l'osservano con sguardi familiari.
Come lunghi echi che da lungi si confondono
in una tenebrosa e profonda unità,
vasta come la notte e il chiarore del giorno,
i profumi, i colori e i suoni si rispondono.
Vi sono profumi freschi come carni di bimbo,
dolci come oboi, verdi come prati -
altri, corrotti, ricchi e trionfanti,
che posseggono il respiro delle cose infinite,
come l'ambra, il muschio, il benzoino e l'incenso;
e cantano i moti dell'anima e dei sensi.

Charles Baudelaire

martedì 7 settembre 2010

Le Parabole di Geller - Un’ antica leggenda della regione di NU



Un tempo un giovane guerriero si svegliò accanto al cadavere della moglie. 
Era innocente ma non poteva dimostrarlo. 
Alla fine scappò e si uccise nei boschi proprio il giorno della sua assoluzione. 
La moglie morì per cause naturali, aveva 93 anni. 
Ogni uomo è artefice del proprio destino!

domenica 5 settembre 2010

Guerre Stellari - L'attacco dei Cloni ep. II



Tanto tempo fa, in una galassia lontana, lontana....


C'è grande agitazione nel Senato della Galassia. 
Molte migliaia di sistemi stellari hanno dichiarato la loro intenzione di staccarsi dalla Repubblica.
Il movimento separatista, capeggiato dal misterioso conte Dooku, 
sta rendendo arduo al limitato numero di Cavalieri Jedi mantenere la pace e l'ordine nella galassia.
La senatrice Amidala, ex regina di Naboo, fa ritorno al Senato della Galassia per votare su una questione cruciale: 
la fondazione di un esercito della repubblica in 

appoggio ai Jedi in difficoltà...

lunedì 30 agosto 2010

Guerre Stellari - La minaccia fantasma ep. I



Dark Cones - Wayne Thiebaud


Tanto tempo fa in una galassia lontana, lontana....

Gravi tumulti hanno travolto la Galassia a causa della tassazione sulle rotte mercantili verso i sistemi stellari periferici.
L'ingorda federazione dei mercanti, sperando di risolvere la questione, ha schierato micidiali astronavi da guerra per impedire tutte le spedizioni nel piccolo pianeta di Naboo.
Mentre il Congresso della Repubblica discute senza sosta l'allarmante succedersi degli eventi,
il Cancelliere Supremo ha inviato segretamente nella Galassia due Cavalieri Jedi,
i guardiani della pace e della giustizia,

per risolvere il conflitto.


martedì 27 luglio 2010

Classificazione in base ai propri "gusti".....



..mi sono proprio documentato molto, sai? 
Dunque, i ricchioni si dividono in due grandi categorie:
 i maschi e le femmine, che sono gli unisex...
...in inglese Sex appeal
Poi ci sono... eh...
Gli attivi i passivi e i riflessivi,
 che sarebbero i pediatri, lo sappiamo tutti.
E poi c'è la categoria, direttamente, quella che proprio è femmina,
 sai, quelle che si travestono: i travertini...

Lino Banfi da Vieni Avanti Cretino

sabato 24 luglio 2010

Se tu non torni


Se tu non torni
non tornerà neanche l'estate 
e resteremo qui io e mia madre
a guardare la pioggia.

Se tu non torni
non torneranno neanche le rondini
e resteremo qui io e mio padre
a guardare il cielo.

Se tu non torni
non tornerà nemmeno il sole 
e resteremo qui io e mio fratello a guardare ai terra...
...Che era così bella quando ci correvi
con un profumo d'erba che tu respiravi
era così grande se l'attraversavi e non finiva mai.

Così stanotte voglio una stella a farmi compagnia 
che ti serva da lontano ad indicarti la via
così amore amore amore, amore dove. sei?
Se non torni non c'è vita nei giorni miei.

Se tu non torni
non torneranno i bei tramonti
e resterò con me a contemplare la sera... 
...Che era così bella quando ci correvi
con un profumo d'erba che tu respiravi
era così grande se l'attraversavi e non finiva mai.

Così stanotte voglio una stella a farmi compagnia
che ti serva da lontano ad indicarti la via
così amore amore amore, amore dove sei?
Se tu non torni non c'è vita nei giorni miei. 

scritta da Lanfranco Ferrario e Massimo Grilli
per Miguel Bosé

lunedì 19 luglio 2010

Russel-Einstein manifesto


Nella tragica situazione
che l'umanità si trova a dover affrontare
riteniamo che gli scienziati debbano riunirsi
a congresso per valutare i pericoli nati
dallo sviluppo di armi di distruzione di massa.
Chiunque abbia una consapevolezza politica nutre forti
sentimenti rispetto a una o più di tali questioni; ma noi desideriamo 
che ognuno, se vi riesce, metta da parte tali sentimenti e si consideri
solo come parte di una specie biologica che ha avuto una evoluzione
notevole, e della quale nessuno di noi può desiderare la scomparsa.
L'opinione pubblica, e perfino molti uomini di 
governo, non ha ancora ben compreso quel che 
significherebbe essere coinvolti in una guerra
combattuta con bombe nucleari. Molti segnali
d'allarme si sono levati da eminenti personalità della 
scienza e da esperti di strategia militare.
Non ci risulta che le opinioni degli esperti in questo campo dipendano
 in alcun modo dai loro orientamenti politici o dai loro pregiudizi.
Dipendano solamente dalla portata della loro competenza.
Questo, dunque, è il problema
che vi presentiamo, netto, terribile e ineluttabile:
metteremo fine al genere umano o
l'umanità saprà rinunciare alla guerra?
Ciò forse più di ogni altra cosa ostacola la comprensione
della situazione è che il termine"umanità" appare vago e astratto.
Gli uomini stentano a rendersi conto che il pericolo
è per loro, per i loro figli e nipoti, e non 
solamente per un indistinto concetto di umanità.
Si apre davanti a noi, se lo vogliamo , un continuo progresso in 
benessere, conoscenza e saggezza. Sceglieremo invece la morte, 
perché non sappiamo dimenticare le nostre contese?
Ci appelliamo, come esseri umani
ad altri esseri umani:
ricordate la vostra umanità,
e dimenticate il resto.

Bertrand Russel e Albert Einstein

sabato 3 luglio 2010

Marcha Real - Marcia Reale


Gloria, gloria, corona della Patria
sovrana luce
che è oro nel tuo Stendardo.
Vita, vita, futuro della Patria,
che nei tuoi occhi è
cuore aperto.
Porpora e oro: bandiera immortale;

nei tuoi colori, insieme, carne ed anima stanno.
Porpora e oro: volere e riuscire;

Tu sei, bandiera, il segno dell'umano anelito.
Gloria, gloria, corona della Patria
sovrana luce

che è oro nel tuo Stendardo.
Porpora e oro: bandiera immortale;

nei tuoi colori, insieme, carne e anima stanno.

lunedì 28 giugno 2010

Inno nazionale brasizliano - Hino Nacional Brasileiro



Udirono alle rive placide dell'Ipiranga
Il grido rimbombante di un popolo eroico,
E il sole della Libertà, in raggi fulgidi,
Brillò nel cielo patrio in quell'istante.
Se il pegno di questa uguaglianza
Riuscimmo a conquistar con braccio forte,
Nel tuo seno, o Libertà,
Sfida il nostro petto la stessa morte!
O Patria amata,
Idolatrata,
Salve! Salve!
Brasile, un sogno intenso, un raggio vivido,
D'amore e di speranza scende alla terra,
Se nel tuo bel cielo, ridente e limpido,
Risplende l'immagine della Croce del Sud.
Gigante per tua stessa natura,
Sei bello, forte, impavido colosso,
E il tuo futuro riflette questa grandezza.
Terra adorata
Fra altre mille
Sei tu, Brasile,
O Patria amata!
Dei figli di questo suolo
Sei madre gentile,
Patria amata,
Brasile!

Disteso eternamente in culla splendida,
Al suon del mare e alla luce del ciel profondo,
Sfolgori, o Brasile, fior d'America,
Illuminato al sol del Nuovo Mondo!
Della terra più adorna
I tuoi ridenti, bei campi hanno più fiori,
"I nostri boschi hanno più vita",
"La nostra vita" nel tuo seno "più amori".
O Patria amata,
Idolatrata,
Salve! Salve!
Brasile, d'amore eterno sia simbolo
Il labaro che ostenti stellato,
E dica il verdeoro di questa fiamma
– Pace in futuro e gloria nel passato.
Ma se ergi della giustizia la clava forte,
Vedrai che nessun tuo figlio fugge la lotta,
Né teme, chi ti adora, la sua morte.
Terra adorata
Fra altre mille
Sei tu, Brasile,
O Patria amata!
Dei figli di questo suolo
Sei madre gentile,
Patria amata,
Brasile!

domenica 27 giugno 2010

Inno nazionale argentino - Himno Nacional Argentino


Udite, mortali, il grido sacro:
"libertà, libertà, libertà!"
Udite il rumore delle catene spezzate,
guardate sul trono la nobile uguaglianza.

Già il loro trono degnissimo aprirono
le Province Unite del Sud.
e i liberi del mondo rispondono:
"Al gran popolo argentino, salute!"
"Al gran popolo argentino, salute!"
E i liberi del mondo rispondono:
"Al gran popolo argentino, salute!"

Siano eterni gli allori
che riuscimmo a conquistare,
coronati di gloria viviamo,
o giuriamo con gloria morir!,
o giuriamo con gloria morir!,
o giuriamo con gloria morir!

Il canto dei tedeschi - Das Lied der Deutschen



Germania, Germania, al di sopra di tutto

al di sopra di tutto nel mondo,
purché per protezione e difesa

si riunisca fraternamente.

Dalla Mosa fino alla Memel

dall'Adige fino al Baltico:
Germania, Germania, al di sopra di tutto

al di sopra di tutto nel mondo,

Donne tedesche, fedeltà tedesca,
vino tedesco e canto tedesco,

devono mantenere nel mondo

il loro vecchio, bel suono.

Che ci ispirino a gesta nobili

per tutta la durata della nostra vita

Donne tedesche, fedeltà tedesca,
vino tedesco e canto tedesco,

unità, giustizia e libertà

per la patria tedesca!

A ciò lasciateci tutti combattere,

fraternamente col cuore e con la mano!

Unità, giustizia e libertà
sono la garanzia della felicità.

Fiorisci nel fulgore di questa felicità,
fiorisci, patria tedesca!

Inno nazionale tedesco

venerdì 25 giugno 2010

Fratelli d'Italia



Fratelli d'Italia,
l'Italia s'è desta, 
dell'elmo di Scipio
s'è cinta la testa. 
Dov'è la Vittoria? 
Le porga la chioma, 
che schiava di Roma 
Iddio la creò. 
Stringiamoci a coorte, 
siam pronti alla morte. 
Siam pronti alla morte, 
l'Italia chiamò. 
Stringiamoci a coorte, 
siam pronti alla morte. 
Siam pronti alla morte, 
l'Italia chiamò, sì! 

Noi fummo da secoli 
calpesti, derisi, 
perché non siam popoli, 
perché siam divisi. 
Raccolgaci un'unica
bandiera, una speme: 
di fonderci insieme 
già l'ora suonò.
Stringiamoci a coorte, 
siam pronti alla morte. 
Siam pronti alla morte, 
l'Italia chiamò, sì! 

Uniamoci, uniamoci, 
l'unione e l'amore 
rivelano ai popoli 
le vie del Signore. 
Giuriamo far libero 
il suolo natio: 
uniti, per Dio, 
chi vincer ci può?
Stringiamoci a coorte, 
siam pronti alla morte. 
Siam pronti alla morte, 
l'Italia chiamò, sì! 

Dall'Alpe a Sicilia, 
Dovunque è Legnano; 
Ogn'uom di Ferruccio 
Ha il core e la mano; 
I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla; 
Il suon d'ogni squilla 
I Vespri suonò.
Stringiamoci a coorte, 
siam pronti alla morte. 
Siam pronti alla morte, 
l'Italia chiamò, sì! 

Son giunchi che piegano 
Le spade vendute;
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia
E il sangue Polacco
Bevé col Cosacco,
Ma il cor le bruciò.
Stringiamoci a coorte, 
siam pronti alla morte. 
Siam pronti alla morte, 
l'Italia chiamò, sì!