lunedì 17 dicembre 2007

Donna


Nel tuo esserci l'incanto dell'essere,

La vita, tua storia,

segnata dal desiderio d'essere

semplicemente donna!

Nel tuo corpo ti porti,

come nessun altro,

il segreto della vita!

Nella tua storia

la macchia dell'indifferenza,

della discriminazione, dell'oppressione…

in te l'amore più bello,

la bellezza più trasparente,

l'affetto più puro

che mi fa uomo!


Eliomar Ribeiro de Souza

venerdì 14 dicembre 2007

Felicità. Beatitudine. Gioia.


"...Felicità. Beatitudine. Gioia.
Ecco cosa stai cercando.
L'hai cercata per millenni e non l'hai ancora trovata. E' il momento, il momento giusto, per ripensarci, per meditare di nuovo. Hai continuato a cercare, a sforzarti così intensamente - forse ti stai perdendo proprio a causa di questo sforzo?
E' forse questo cercare che ti allontana dalla felicità?
Pensiamoci di nuovo, riflettiamoci sopra. Fai una piccola pausa nella tua ricerca, fai un riepilogo.... Nessuno l'ha mai trovata cercandola. C'è qualcosa di sbagliato nella ricerca stessa. Mentre cerchi, naturalmente ti dimentichi di te stesso; cominci a guardare dappertutto, in qualunque altro posto ... E la ricerca diventa sempre più disperata, poichè cerchi sempre più intensamente e non trovi nulla, sarai preso da un'ansia spasmodica: "Ce la farò, questa volta, o mi sfuggirà di nuovo?". La felicità è la funzione della tua consapevolezza quando è risvegliata. L'infelicità è la funzione della tua consapevolezza quando è addormentata.Forse il tentare porta persino all'infelicità. Forse tutto il rumore del mio desiderare ha tenuto lontano lo strano uccello dalle mie spalle. Ho inseguito la felicità così a lungo e così fortemente. Ho cercato nei luoghi più remoti, in lungo e in largo. Ho sempre immaginato che la felicità fosse un'isola nel fiume. Forse essa è il fiume. Pensavo che la felicità fosse il nome di una taverna in fondo alla strada. Forse essa è la strada. Credevo che la felicità fosse sempre domani, e poi domani, e poi domani, e domani ancora. Forse essa è qui. Forse essa è ora. E io ho guardato in qualsiasi altro luogo..."



Osho

giovedì 13 dicembre 2007

Sonetto XV



When I consider everything that grows

Holds in perfection but a little moment,

That this huge stage presenteth nought but shows

Whereon the stars in secret influence comment;

When I perceive that men as plants increase,

Cheered and checked even by the selfsame sky,

Vaunt in their youthful sap, at height decrease,

And wear their brave state out of memory:

Then the conceit of this inconstant stay,

Sets you most rich in youth before my sight,

Where wasteful Time debateth with Decay,

To change your day of youth to sullied night:

And all in war with Time for love of you,

As he takes from you, I engraft you new.

-- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --

Quando penso che tutto ciò che nasce

Resta perfetto un solo breve istante,

E questa scena immensa offre solo fantasmi

Su cui le stelle calano il loro arcano influsso.

Quando vedo crescere gli uomini come le piante,

Favoriti o contrastati dallo stesso cielo,

E vantarsi in gioventù e al culmine decrescere,

Cancellando dalla memoria l’orgogliosa primavera,

Allora nel sogno di questa vita precaria,

Ti mostri ai miei occhi di gioventù vestito,

Mentre il tempo e la morte cospirano insieme,

Per trasformare in fetida notte il tuo fresco giorno.

Allora per amor tuo lotto col tempo

E come esso ti lacera, io ti risemino ancora.


William Shakespeare

martedì 11 dicembre 2007


Che questa mia canzone...

arrivi a te e ti porterà

dove niente e nessuno l'ascolterà

la canterò con poca voce...

sussurandotela arriverà prima che tu.....

ti addormenterai….


E se…… mi sognerai
Dal cielo cadrò
E se …..domanderai….
Da qui risponderò……
E se…… tristezza e vuoto avrai
Da qui ………. cancellerò
Sognami se nevica
Sognami sono nuvola
Sono vento e nostalgia
Sono dove vai…..
E se mi sognerai
Quel viso riavrò
…mai più..
mai più quel piangere per me
sorridi e riavrò……..
Sognami se nevica
Sognami sono nuvola
Sono il tempo che consola
Sono dove vai…..
Rèves de moi amour perdu
Rèves moi, s’il neigera
Je suis vent et nostalgie
Je suis où tu vas
Sognami mancato amore
La mia casa è insieme a te
Sono l’ombra che farai
Sognami da li……….
Il mio cuore è li….
Biagio Antonacci

lunedì 10 dicembre 2007

L'immenso


Adesso c’è che mi sembra strano parlarti

Mentre ti tendo la mano e penso a te

Che mi riesci a guardare senza occhi e lacrime amare...

Se potessi far tornare indietro il mondo

Farei tornare poi senz’altro te

Per un attimo di eterno e di profondo

In cui tutto sembra, sembra niente è

E niente c’è...

Adesso c’è che mi sembra inutile non capirti ancora...

Se potessi far tornare indietro il mondo

Farei tornare poi senz’altro te

Per un attimo di eterno e di profondo

In cui tutto sembra, sembra niente c’è

Tenersi stretto, stretto in tasca il mondo

Per poi ridarlo un giorno solo a te

A te che non sei parte dell’immenso

Ma l’immenso che fa parte solo di te Solo di te...

E tu, tu ti digrigni i tuoi denti mi lasci parlare non hai più paure

Digringni i tuoi denti mi lasci guardare non hai più paura amore!

Se potessi far tornare indietro il mondo

Farei tornare poi senz’altro te

Per un attimo di eterno e di profondo

In cui tutto sembra, sembra niente c’è

Tenersi stretto, stretto in tasca il mondo

Per poi ridarlo un giorno forse a te

A te che non sei parte dell’immenso

Ma l’immenso che fa parte solo di te!

Solo di te...

E tu, tu digringni i tuoi denti mi lasci parlare non hai più paure

Digringni i tuoi denti mi lasci guardare non hai più paura amore!


Negramaro

mercoledì 5 dicembre 2007

No one


I just want you close
Where you can stay forever
You can be sure
That it will only get better
You and me together
Through the days and nights
I don't worry cuz
Everything's going to be alright
People keep talking they can say what they like
But all i know is everything's going to be alright

No one, no one, no one
Can get in the way of what I'm feeling
No one, no one, no one
Can get in the way of what I feel for you, you, you
Can get in the way of what I feel for you

When the rain is pouring down
And my heart is hurting
You will always be around
This I know for certain
You and me together
Through the days and nights
I don't worry cuz

Everything's going to be alright
People keep talking they can say what they like
But all i know is everything's going to be alright

No one, no one, no one
Can get in the way of what I'm feeling
No one, no one, no one
Can get in the way of what I feel for you, you, you
Can get in the way of what I feel

I know some people search the world
To find something like what we have
I know people will try
Try to divide
Something so real
So til the end of time
I'm telling you
There is no one


No one, no one, no one
Can get in the way of what I'm feeling
No one, no one, no one
Can get in the way of what I feel for you, you, you
Can get in the way of what I feel for you

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Voglio solo che tu mi stia vicino
qui potrai restare per sempre
puoi esserne certo e
tutto potrà solo andare meglio

io e te assieme i giorni e le notti
non preoccuparti perchè
tutto andrà bene
le persone continuano a parlare
possono dire quello che vogliono
ma tutto quello che so io è che
tutto andrà bene

nessuno, nessuno, nessuno
può capire quello che sento
nessuno, nessuno, nessuno
può capire quello che sento per te
te, te, te, capire quel che sento per te

quando cadrà la pioggia
e il mio cuore soffrirà
tu sarai sempre qui
questo lo so per certo

io e te assieme i giorni e le notti
non preoccuparti perchè
tutto andrà bene
le persone continuano a parlare
possono dire quello che vogliono
ma tutto quello che so io è che
tutto andrà bene

nessuno, nessuno, nessuno
può capire quello che sento
nessuno, nessuno, nessuno
può capire quello che sento per te
te, te, te, capire quel che sento per te

so che alcune persone cercano nel mondo
per trovare qualcosa che noi abbiamo
lo so, le persone cercheranno di dividere
qualcosa di così reale quindi
fino alla fine del tempo ti dirò che

nessuno, nessuno, nessuno
può capire quello che sento
nessuno, nessuno, nessuno
può capire quello che sento per te
te, te, te, capire quel che sento per te

Alicia Keys

venerdì 30 novembre 2007

Lettera a Savonarola

Estate quasi 1500.
Caro Savonarola... Santissimo Savonarola, quanto sei bello, quanto ci piaci a noi due! Scusa le volgarità eventuali. Santissimo, potresti lasciar vivere Vitellozzo, se puoi, eh... Savonarola, e che è, oh... diamoci una calmata, eh, oh... e che è? Qua pare che ogni cosa, ogni cosa uno non si può muovere che questo o quello, pure per te, oh. Noi siamo due personcine perbene che non facciamo male a nessuno, che non farebbero male nemmeno a una mosca, figuriamoci a un santone come te. Anzi, no, no, anzi, varrai più di una mosca. Noi ti salutiamo con la nostra faccia sotto i tuoi piedi, senza chiederti nemmeno di stare fermo, puoi muoverti quanto ti pare e piace e noi zitti sotto. Scusa per il paragone tra la mosca e il frate, non volevamo minimamente offendere. I tuoi peccatori di prima, con la faccia dove sappiamo, sempre zitti, sotto.

giovedì 29 novembre 2007

Totò




"Io so a memoria la miseria e la miseria

è il copione della vera comicità.

Non si può far ridere se non si conosce bene

il dolore, la fame, il freddo, l'amore senza speranza,

la disperazione della solitudine

di certe squallide camerette ammobiliate

alla fine di una recita in un teatrucolo di provincia;

e la vergogna dei pantaloni sfondati,

il desiderio di un caffelatte,

la prepotenza esosa degli impresari,

la cattiveria del pubblico senza educazione.

Insomma, non si può essere un vero comico

senza aver fatto la guerra con la vita".
Totò




mercoledì 28 novembre 2007

Amare una persona è


AMARE UNA PERSONA E’

...Averla senza possederla.

Dare il meglio di sé

senza pensare di ricevere.

Voler stare spesso con lei,

ma senza essere mossi dal bisogno

di alleviare la propria solitudine.

Temere di perderla,

ma senza essere gelosi.

Aver bisogno di lei,

ma senza dipendere.

Aiutarla, ma senza aspettarsi gratitudine.

Essere legati a lei,

pur essendo liberi.

Essere un tutt’uno con lei,

pur essendo se stessi.

Ma per riuscire in tutto ciò,l

a cosa più importante da fare è...accettarla così com'è,

senza pretendere che sia come si vorrebbe.


di Omar Falworth

sabato 24 novembre 2007

Il tuo sorriso



Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.



Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.



Amor mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.



Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.



Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.




di Pablo Neruda

venerdì 23 novembre 2007

Minuetto


E' un'incognita ogni sera mia...

Un'attesa, pari a un'agonia. Troppe volte vorrei dirti: no!

E poi ti vedo e tanta forza non ce l'ho!
Il mio cuore si ribella a te, ma il mio corpo no!

Le mani tue, strumenti su di me,che dirigi da maestro esperto quale sei...

E vieni a casa mia, quando vuoi, nelle notti più che mai,

dormi qui, te ne vai, sono sempre fatti tuoi.

Tanto sai che quassù male che ti vada avrai tutta me,

se ti andrà per una notte......

E cresce sempre più la solitudine,nei grandi vuoti che mi lasci tu!

Rinnegare una passione no,

ma non posso dirti sempre sì e sentirmi piccola così

tutte le volte che mi trovo qui di fronte a te.

Troppo cara la felicità per la mia ingenuità.

Continuo ad aspettarti nelle sere per elemosinare amore...

Sono sempre tua, quando vuoi, nelle notti più che mai,

dormi qui, te ne vai, sono sempre fatti tuoi.

Tanto sai che quassù male che ti vada avrai

tutta me, se ti andrà, per una notte...

sono tua......

la notte a casa mia, sono tua, sono mille volte tua...

E la vita sta passando su noi, di orizzonti non ne vedo mai!

Ne approfitta il tempo e ruba come hai fatto tu,

il resto di una gioventù che ormai non ho più...

E continuo sulla stessa via, sempre ubriaca di malinconia,

ora ammetto che la colpa forse è solo mia,

avrei dovuto perderti, invece ti ho cercato.

Minuetto suona per noi, la mia mente non si ferma mai.

Io non so l'amore vero che sorriso ha...

Pensieri vanno e vengono, la vita è così...
Mia Martini

mercoledì 21 novembre 2007

La Cura





Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.

Vagavo per i campi del Tennessee
(come vi ero arrivato, chissà).
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
attraversano il mare.

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
TI salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...
io sì, che avrò cura di te.




Franco Battiato

Lettere contro la guerra di Tiziano Terzani



"...Ancor più che fuori, le cause della guerra sono dentro di noi. Sono in passioni come il desiderio, la paura, l'insicurezza, l'ingordigia, l'orgoglio, la vanità...
Dobbiamo cambiare atteggiamento. Cominciamo a prendere le decisioni che ci riguardano e riguardano gli altri sulla base di più moralità e meno interesse. Facciamo più quello che è giusto, invece di quel che ci conviene. Educhiamo i nostri figli ad essere onesti, non furbi. È il momento di uscire allo scoperto; è il momento di impegnarsi per i valori in cui si crede. Una civiltà si rafforza con la sua determinazione morale, molto più che con nuove armi."

lunedì 19 novembre 2007

Lentamente Muore



Lentamente muore


chi diventa schiavo dell'abitudine,


ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,


chi non cambia la marcia,


chi non rischia e cambia colore dei vestiti,


chi non parla a chi non conosce.




Muore lentamente chi evita una passione,


chi preferisce il nero su bianco


e i puntini sulle"i"


piuttosto che un'insieme di emozioni,


proprio quelle


che fanno brillare gli occhi,


quelle che fanno


di uno sbadiglio un sorriso,


quelle che fanno battere il cuore


davanti all'errore e ai sentimenti.




Lentamente muore


Chi non capovolge il tavolo,


chi è infelice sul lavoro,


chi non rischia la certezza


per l'incertezza per inseguire un sogno,


chi non si permette


almeno una volta nella vita


di fuggire ai consigli sensati.




Lentamente muore chi non viaggia,


chi non legge,


chi non ascolta musica,


chi non trova grazia in se stesso.


Muore lentamente


Chi distrugge l'amor proprio,


chi non si lascia aiutare;


chi passa i giorni a lamentarsi


della propria sfortuna o


della pioggia incessante.




Lentamente muore


chi abbandona un progetto


prima di iniziarlo,


chi non fa domande


sugli argomenti che non conosce,


chi non risponde


quando gli chiedono


qualcosa che non conosce.


Evitiamo la morte a piccole dosi,


ricordando sempre che essere vivo


richiede uno sforzo


di gran lunga maggiore


del semplice fatto di respirare.


Soltanto l'ardente pazienza porterà


al raggiungimento


di una splendida felicità




P.Neruda

domenica 18 novembre 2007

La Finestra di Irene Grandi



Così ogni volta che
basterà un rumore un colore un odore
a farmi ricordare che vivere era tutto un altro affare

Così ogni volta che
mi imbarcherò in qualche avventura
pensando di avere una chiave ma chi sa poi per quale serratura

Cosi ogni volta che
camminado
sul ghiaccio fragile dei miei pensieri
io mi ritroverò
planando
come un gabbiano tra i ricordi di ieri
Aprirò una finestra sul cielo
e punterò il dito
pensando l'universo non si ferma per un amore finito
Aprirò una finestra sul cielo
con gli occhi puntati
giusto un pò più là dei miei sogni
finiti naufragati
Così ogni volta che
basterà una parola una frase o una battuta storta
per volere lasciare il mondo fuori dalla porta

Così ogni volta che... tu
soVrapensiero qualcuno
si troverà il tuo nome
appicicato tra le righe di un discorso mai finito
Così ogni volta che
respirando sul filo teso di un emozione
io mi ritroverò
tremando
come una foglia di fine stagione

Aprirò una finestra sul cielo
e punterò il dito
pensando l'universo non si ferma per un amore finito

Aprirò una finestra sul cielo
provando a guardare
giusto un pò più là dei miei sogni
finiti a naufragare

Così ogni volta che
basterà un soffio
Io aprirò una finestra sul cielo...

Aprirò una finestra sul cielo
provando a guardare giusto un pò più là dei miei sogni finiti a naufragare

Così ogni volta che.

giovedì 15 novembre 2007

PROLUNGAMENTO DI UN BACIO



Ieri ti ho baciato sulle labbra.
Ti ho baciato sulle labbra. Intense,
rosse. Un bacio così corto
durato più di un lampo,
di un miracolo, più ancora.
Il tempo
dopo averti baciato
non valeva più a nulla
ormai, a nulla
era valso prima.
Nel bacio il suo inizio e la sua fine.
Oggi sto baciando un bacio;
non solo con le mie labbra.
Le poso
non sulla bocca, no, non più
- dov'è fuggita? -
Le poso
sul bacio che ieri ti ho dato,
sulle bocche unite
dal bacio che hanno baciato.
E dura questo bacio
più del silenzio, della luce.
Perché io non bacio ora
né una carne né una bocca,
che scappa, che mi sfugge.
No.
Ti sto baciando più lontano.

Pedro Salinas



"...Da quando l'anima mia, che mi è cara, fu padrona di scegliere e apprese a distinguere uomo da uomo, scelse te, e ti segnò del suo sigillo; te, perchè tu sei stato sempre uno che tutto sopportando nulla subisce: e con pari animo accoglie i favori e gli schiaffi della Fortuna.
Ah beati quelli nei quali istinti e raziocinio sono così ben commisti, che non si fanno zampogna per la Fortuna pronti a dar suono, comunque a quella piaccia diteggiare!
Mostrami un uomo che non sia schiavo delle passioni, e me lo porterò chiuso nell'intimo del cuore, nel cuore del mio cuore, come ora te.."
Da "Amleto" di William Shakespeare

mercoledì 14 novembre 2007

....Bambina araba di Orio Vergani


"Cos'è una bambina araba? E' una creatura di Derna che non sa se deve fuggire o fermarsi, se deve sorridere o nascondersi. Un sacchetto semi­vuoto di tela rossa e gialla, un gioco di pieghe e di nodi, due caviglie che trottano frettolose, due mani che non sanno mai se raccogliere o abbandonare il lembo della futa, due occhi che guardano e non guardano, curiosi e ritrosi, una stella azzurra sulla fronte, una pennellatina azzurra sulla narice e sul mento. In un mondo senza giocattoli, gioca col sole, con la polvere, col vento, con l'ombra della foglia della palma. La strada, l'orto, la soglia della porta, il pantano d'acqua at­torno al pozzo, il muretto giallo della zeriba sono la scena, i fondali e le quinte delle sue apparizioni sull'ala della lieve felicità infantile.

Un giorno non lontano, la porta di casa si chiuderà definitivamente .
Il mondo sarà il quadrato d'azzurro sopra il cortile.
Fra pochi giorni, bambina,bisognerà tirare sul viso un lembo della futa.

Il mondo arabo è un mondo di uomini....un mondo di un solo colore, vestito tutto della stessa lana bianchiccia, abituato a camminare sempre alla stessa andatura.
Non c'è, per scuoterlo, che la cadenzata cantilena della litania religiosa o la voce delle armi, l'urlo del muezzin o il nitrito del cavallo. Su questo mondo d'un solo colore, passa qua e là una pic­cola fiamma: una bambina"


Dedicato a tutte le donne e a tutte le bambine la cui natura d'essere è costretta a non esprimersi....

Voglio che tu sappia

Una cosa.

Tu sai com’è questa cosa:

se guardola luna di cristallo, il ramo rosso

del lento autunno alla mia finestra,

se tocco vicino al fuoco

l’impalpabile cenereo il rugoso corpo della legna,

tutto mi conduce a te,

come se cio’ che esiste

aromi, luce, metalli,

fossero piccole navi che vanno

verso le tue isole che m’attendono.

Orbene,

se a poco a poco cessi di amarmi

cesserò d’amarti poco a poco.

“Se d’improvvisomi dimentichi,

non cercarmi,

chè già ti avrò dimenticata"

Se consideri lungo e pazzo

il vento di bandiere

Che passa per la mia vita e ti decidi

a lasciarmi sulla rivadel cuore in cui ho le radici,

pensache in quel giorno,

in quell’ora,

leverò in alto le bracciae le mie radici usciranno

a cercare altra terra.

Ma se ogni giorno,

ogni ora

senti che a me sei destinata

con dolcezza implacabile.

Se ogni giorno sale

alle tue labbra un fiore a cercarmi,

ahi, amor mio, ahi mia,

in me tutto quel fuoco si ripete,

in me nulla si spegne né si dimentica,

il mio amore si nutre del tuo amore, amata,

e finchè tu vivrai starà tra le tue braccia

senza uscire dalle mie

martedì 13 novembre 2007

"La vita dovrebbe essere vissuta al contrario" di Woody Allen

Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così tricchetetracchete il trauma è bello che superato.
Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno.
Poi ti dimettono perché stai bene e la prima cosa che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione e te la godi al meglio.
Col passare del tempo le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughescompaiono.
Poi inizi a lavorare e il primo giorno ti regalano un orologio d’oro.
Lavori quarant’anni finchè non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa.
Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per iniziare a studiare.
Poi inizi la scuola, giochi con gli amici, senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finchè non sei bebè.
Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene.
Gli ultimi nove mesi te li passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con room service e tanto affetto, senza che nessuno ti rompa i coglioni.
E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo!

lunedì 12 novembre 2007


Parlo con te di Giorgia, è una canzone cha mi andava di postare per un motivo in realtà. Non si tratta della melodia, che per quanto orecchiabile non è un capolavoro. Non si tratta neppure degli arrangiamenti o di altri particolari attinenti alla musicalità. Non si tratta neppure per l'ammirazione verso i virtuosismi canori della stessa Giorgia. Si tratta del tema che tratta. Premesso che non è la prima a trattare il silenzio collegato all'amore e come forma di distaccamento. Penso che l'insieme di tutti gli elementi che sopra ho detto hanno scelto questa canzone come spunto di riflessione per chiedersi cos'è l'amore. E' vero che qualcuno potrebbe obiettare che l'argomento trattato da Giorgia non è perfettamente pertinente con quelllo di cui andrò a scrivere...ma insomma a parlar d'amore non si fa mai male quindi va bene così!Chiedersi almeno una volta nella vita quale sia la differenza tra volersi bene e tra amarsi, inteso come sentimento provato in una coppia, sia una cosa comune. Penso che sia uno di quei pensieri che si iniziano a eleborare con le prime esperienze intime. Capire quando è il momento giusto per dire una piuttosto dell'altra non è però come intuire quando è ora di ingranare la terza.I battiti del cuore (a differenza dei giri del motore) non sempre indicano che si sta amando. Penso che la differenza sostanziale tra "..ti voglio bene.." e "..ti amo.." stia nella presenza. Nota bene che non intendo dire che sia solo questa, ma che questa è una di quelle più importanti. Volersi bene è come volersi dire "..si ci tengo a te, si ci vediamo, si sto bene con te...ma non è necessario che condividiamo spazi, non è fondamentale il contatto quotidiano, non è fondamentale condividere le due polarità in sotanza bello ma quando finisce ognuno a casa sua senza troppi legami.."Amarsi invece in maniera più semplice, "..è amare ciò che si ha così com'è..".Questo significa che si è disposti a condividere gli spazi e i tempi, unire e non dividere, esser pronti ad affrontare le due polarità...ovvero...gioia e dolore.Ma sopratutto si è disposti a farlo qui adesso così come si è. Si è disposti a farsi una promessa autentica, cioè di farlo ora e di provarci per il futuro. Il vero problema è la società che abusa di parole come "..eterno, per sempre, fin che morte non ci separi..", senza insegnarci il valore di saper affrontare le promesse del presente. Siamo inclini alla frivolezza, non diamo più importanza alle parole e soprattutto siamo proiettati troppo sugli altri piuttosto che su noi stessi...non è mai colpa mia ma colpa di...Cercare la consapevolezza e la luce che guidi la vita di ognuno è l'unico modo per cercare di uscire da questi tempi che si prospettano tra i più bui della esistenza umana.

Parlo con te - Giorgia


Ti ho raccontato storie che ancora mi somigliano

Nell'universo nero si disperdono

Sono diversa

Sono nuova

Ma le note ancora mi appartengono

Parlo con te
Parlo con te

E tu spiegami adesso tutto questo silenzio dove va a finire

Se non riesco a parlarti e non so più toccarti

Mi sento morire

Parlo con te

Parlo con te

Ti ho raccontato delle strade che ti portano fino alla luna

e i tuoi pensieri adesso si dissolvono

Ti ho raccontato delle lettere di te che non bastavi mai

Cantavo di teCantavo di me

E tu spiegami adesso tutto questo silenzio dove va a finire

Se non riesco a parlarti e non so più toccarti

Mi sento morire

Morire come fosse l'ultima speranzadi trovare una bellezza ancora intatta

Ancora intatta

Ti ho raccontato storie che ancora mi confondono

I tuoi pensieri adesso si nascondono

Vorrei che tu volessi ancora le parole mie che cambiano

Parlo con te

Parlo con te

E tu spiegami adesso tutto questo silenzio dove va a finire

Se non riesco a parlarti e non so più toccarti

Mi sento morireSpiegami questa distanza

Spiegami tu l'indifferenza

Ora non so più mentire

Ho trovato il coraggio di dire mi sento morire

Morire come fosse l'ultima speranza di trovare una bellezza ancora intatta.

domenica 11 novembre 2007

"Il viaggio è lungo" Osho



Il viaggio è lungo

e il sentiero non ha sentiero

e si deve procedere da soli.

Non c'è alcuna mappa

e nessuno a farti da guida.

Ma non c'è alternativa.

Non puoi fuggire da questo,

puoi evaderlo.

Bisogna continuare il viaggio.

L'obiettivo appare impossibile

ma l'impulso ad avventurarvici è intrinseco.

Il bisogno è nelle profondità dell'anima.

In realtà tu sei l'impulso, tu sei il bisogno

e la cosapevolezza non può essere diversa,

proprio per questa sfida,

per questa avventura.

Quindi non sprecar tempo--comincia.

Non perderti in calcoli--comincia.

Non esitare--comincia.

Non guardarti indietro--comincia.

E rammenta sempre le parole di Lao Tzu:

Un albero che nemeno le tue braccia riescono a circondare

cresce da una piccola radice.

Una pagoda di molti piani viene costruita

aggiungendo un mattone sopra l'altro.

Un viaggio di migliaia di chilometri

comicia da un singolo passo.

"Mi Piaci quando taci" di Pablo Neruda


“ Mi piaci quando taci perché sei come assente,e mi ascolti da lontano, e la mia voce non ti tocca.

Sembra che si siano dileguati i tuoi occhi e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.

Siccome ogni cosa è piena della mia anima tu emergi dalle cose, pieno della mia anima.

Farfalla di sogno, assomigli alla mia anima,e assomigli alla parola malinconia.

Mi piaci quando taci e sei distante.

Sembri lamentarti, farfalla che tuba.

E mi ascolti da lontano e la mia voce non ti giunge:lascia che io taccia con il silenzio tuo.

Lascia che ti parli anche con il tuo silenzio chiaro come una lampada, semplice come un anello.

Sei come la notte, silenziosa e stellata.

Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.Mi piaci quando taci perché sei come assente......

Poi basta una parola, un sorriso.

E sono felice, felice che non sia vero.”
Grazie a Rosi

mercoledì 31 ottobre 2007

Lorem Ipsum


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martedì 30 ottobre 2007

Autore Sconosciuto




"Ricordo il magico istante:
davanti m'eri apparso tu,
come fuggevole visione,
genio di limpida beltà.
Nei disperati miei tormenti,
nel chiasso della vanità,
tenera udivo la tua voce,
sognavo i cari lineamenti.



Anni trascorsero. Bufere.
Gli antichi sogni poi travolsero,
scordai la tenera tua voce,
i tuoi sublimi lineamenti.
E in silenzio passavano i giorni.
Recluso nel vuoto grigiore,
senza più fede e ispirazione,
senza lacrime, né vita e amore.





Tornata è l'anima al risveglio:
e ancora mi sei apparso tu,
come fuggevole visione,
genio di limpida beltà.
E nell'ebbrezza batte il cuore.
E tutto in me risorge già.
E la fede e l'ispirazione.
E la vita e lacrime e amore."

giovedì 31 maggio 2007

Il saggio guarda all’inevitabile



…e decide che non è inevitabile


L'uomo comune guarda a ciò che non è inevitabile e decide che è inevitabile…"


Molto più facile e naturale essere l'uomo comune, quello medio, quello della strada. La saggezza sembra riservata al corpo d'elite….ai pochi…a quelli che sono troppo furbi e bravi per essere figli di gente comune. I problemi della strada e tutti ruotano intorno allo scopo e al significato della vita. Secondo me i due termini possiedono una forza di attrazione reciproca altissima, tant'è che viaggiano in coppia come due fidanzatini di Peyent. In realtà la differenza merita di essere rilevata e vale la pena di chiarire che SIGNIFICATO e SCOPO della vita sono diversi!! Significato è le cose come accadono e non per forza il risultato finale. Lo scopo è la meta da raggiungere. Se hai uno scopo il significato delle cose può aiutare a raggiungerlo. Se non hai uno scopo comprendere le cose che accadono ti saranno poco utili se non difficili. Tu sai qual è il tuo scopo??? Io invidio i medici, i piloti, gli sportivi, i cuochi e tutti quelli che fin da piccoli sanno già quale sia il proprio scopo nella vita…loro hanno avuto la fortuna che nel loro cuore sia stato depositato il segreto dello scopo nella vita. IO uno scopo ancora non l'ho individuato. Ho capito che anche se non credo in un Dio , la vita è importante. La vita come dono prezioso e casuale, va vissuta intensamente e con coraggio. Il coraggio di intuire che dietro ad ogni difficoltà si insidia un insegnamento per la volta successiva. Anche se con le parole ci si può convincere la quotidianità mi schiaccia e a volte il peso delle difficoltà sembra essere troppo. Fino a quanto è giusto sacrificare se stessi a fronte di una speranza? La vita da borderline non è facile, camminare controcorrente nel letto di un torrente in salita lo è ancora di meno.


Rimango in attesa che la vita si presenti all'ombra di una quercia per consegnarmi il mio biglietto vincente, la mia meritata e dovuta occasione d'oro!

sabato 14 aprile 2007

La strada maestra



La vita è bella. Questo lo dicono tutti…tutti quelli che un po' per retorica, un po' per darsi un tono, sbandierano questo quasi come fosse uno claim del tipo "…one like no one". Semplice è semplificare; vale a dire che esclamare che " la vita è bella" è un po' come ridurre ai minimi termini la vita con lo scopo di poterla catalogare. Non si può proprio fare….difficile da accettare per chi "…vorrebbe scoprire quanto è profonda la tana del bianconiglio…". Senza porsi in una condizione per forza pessimistica dell'universo, ma semplicemente riflettendo su quello che accade, è più corretto affermare che la vita è complessa. Una palla di forma non perfettamente sferica, composta da mille piccoli frammenti di vetro tutti diversi tra loro. Uniti da collante invisibile che ne mantiene la tensione donando quella forma che ricorda una sfera. Da qualsiasi lato la si guardi sembra sempre diversa e ogni singolo pezzettino riflette alla propria maniera l'ambiente circostante. La vita è così, complessa nella sua ormai ben nota forma. Ogni giorno lottiamo ricercando cose diverse, ognuno si da delle priorità e si ricava delle motivazioni. Un diversivo per non pensare alla forma della vita, per evitare di perdere tempo tentando di contare le mille sfaccettature della realtà. Cerchiamo ogni giorno di ricordarci di quanto siamo felici, di quanto siamo fortunati e di quanto sia importante raggiungere il fatturato più alto del precedente. Perdiamo tempo a depilarci, ad alzare pesi sulla panca obliqua e a criticare il prossimo. Ma in fondo sono tutti piccoli trucchetti per non lasciarci prendere dalla angoscia della solitudine e dalla distanza di ogni sfera dall'altra. Evitare di contare tutti i mille vetrini della nostra realtà e l'unica soluzione per poter millantare che la vita è bella. Le motivazioni e gli obbiettivi sono alla base della vita, non importa quali siano…l'importante è di non dimenticarseli mai. Il rischio più grande è quello di perderli di vista, di metterli in dubbio vacillando di fronte a quello che pensavamo fosse un dogma per la nostra vita…..la strada maestra è il nord di ogni nostra piccola esistenza. Sognare e credere nei nostri obiettivi sono le cose che ci tengono vivi…dimenticarselo ci può essere fatale.

venerdì 6 aprile 2007

Il prato della vita


Qualche volta è giusto fermare il tempo, bloccare l'attimo, sospendere il respiro....prendersi una pausa anaerobica. Una breve pausa per ripristinare la nostra umanità, per rendersi conto che oggi tutto è più difficile e forse tutto è troppo semplice. La follia è sempre dietro l'angolo pronta ad assaltarci non appena abbassiamo la guardia. La pausa deve essere perciò breve quanto basta per rendersi conto che ancora un attimo di contemplazione e il peso della consapevolezza ci renderebbe vulnerabili alla follia. Oggi la vità è difficile, viviamo in una società che purtroppo non lascia spazio ai deboli, regala onori ai forti...una società che va a braccetto con chi è sulla cresta dell'onda. Dobbiamo ricordarci che il tempo è inesorabile e ci segnerà nel fisico e nella mente. Penso che sia giusto vivere non dimenticando mai che se anche la vita ci sorride e il successo sembra essere il più sincero dei nostri amici, presto o tardi ci volterà le spalle. Viviamo da cicale, vivamo da persone sagge e saremo pronti a fronteggiare anche la peggiore delle piaghe. Siamo artefici in gran parte del nostro destino e seminando frettolosamente semi solo in superficie alla prima pioggia non rimmarrà un gran che per la crescita del prato.