lunedì 25 gennaio 2010

Come t'innamoro un porcospino




Se pensiamo che per fare sesso, i porcospini debbano stare molto attenti sbagliamo. La verità su questi animali è piuttosto bizzarra. Le femmine, che sono ricettive solo per poche ore all’anno, con l’arrivo dell’estate diventano nervose ed estremamente  eccitate. Perdono l’appetito, stanno sempre più vicine ai maschi e cadono in una sorta di depressione. I maschi, invece, diventeranno aggressivi gli uni con gli altri e si mettono ad annusare attentamente la loro compagna e tutti i posti in cui ha urinato. L’odore della femmina è un potentissimo afrodisiaco e mentre lei continua  a tenere il muso, il porcospino inizia a “cantare” ed è pronto per l’accoppiamento. Se la femmina non è ancora pronta, si allontana. Se invece è dell’umore giusto, entrambi di alzano sulle zampe posteriori mettendosi l’uno di fronte all’altra. A questo punto il maschio spruzza sulla compagna un fortissimo getto di urina, inzuppandola completamente (il getto può raggiungere una distanza di 2 metri).  Se non è pronta la femmina può reagire in vari modi:

1)    Obiettando verbalmente
2)    Tirando pugni con le zampe anteriori
3)    Cercando di mordere il compagno
4)    Scuotendosi di dosso l’urina

Se è pronta, accetta di buon grado il bagno. Questa pratica può continuare per diverse settimane e sei mesi dopo l’inizio del corteggiamento la femmina accetterà tutti i maschi cui è stata vicina. Gli aculei di entrambi i porcospini si ammorbidiscono e si appiattiscono e il maschio penetra la femmina da dietro. L’accoppiamento continua finché il maschio non è esausto. Ogni volta che il maschio tenta di smettere, la femmina lo esorta a continuare e, se lui si arrende, lei sceglie un altro partner e interpreta il ruolo maschile. Per calmarsi le femmine ripetono passo dopo passo gli stessi rituali di corteggiamento, ma nell’ordine inverso.E’ consigliabile non avvicinarsi mai una gabbia che contiene due porcospini in fase di corteggiamento.

"...Sono quello che ti dice che ci sono quelli che puoi toccare e ci sono quelli che non si toccano. Quello non è proprio uno che non si tocca, ma è quasi come uno di quelli che non si toccano. Quindi io adesso stabilisco subito una regola del cazzo: tu non lo tocchi quello!..."

giovedì 14 gennaio 2010

Come t'innamoro un pappagallo dalla fronte bianca



Questi uccelli, originari del Messico e dell’America Centrale, sono considerati l’unica specie vivente, oltre agli esseri umani, in grado di baciarsi. Prima di accoppiarsi, il maschio e la femmina uniscono i loro becchi e si danno dei leggeri colpetti con la lingua. Se il bacio soddisfa entrambi, il maschio – con mossa audace – compie il passo successivo e rigurgita il cibo per la sua compagna, dimostrandole tutto il suo amore. A differenza di molte altre specie, i pappagalli dalla fronte bianca si occupano insieme dei loro piccoli. Quando la femmina depone il suo unico uovo, i genitori si alternano nella cova e, una volta nato il picco, si premurano entrambi di nutrirlo e di accudirlo.

"...C'era una volta...
- Un Re! - diranno subito i miei piccoli lettori.
No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno. 

mercoledì 6 gennaio 2010

Come t'innamoro un pinguino




Ai pinguini piace essere "sposati, anche se le abitudini migratorie  costringono le coppie a lunghe e sofferte separazioni. Quando si ritrovano, il maschio e la femmina si mettono petto contro petto reclinano la testa all'indietro, aprono e agitano le natatoie ed emettono fortissimi suoni. L'accoppiamento avviene due settimane dopo che la coppie si è formata. Il maschio fa capire le proprie intenzioni appoggiando la testa sula ventre  della partner e a quel punto i due si allontanano in cerca di privacy, anche se il vero e proprio atto sessuale dura solo tre minuti. Per quell'anno, nessuno dei due animali si accoppierà nuovamente.
Il maschio del pinguino di Adelia sceglie la sua compagna in mezzo a una colonia di oltre un milione di esemplari, facendole rotolare una pietra vicino alle zampe. Durante la stagione degli amori le pietre scarseggiano perchè vengono utilizzate per costruire i nidi, perciò i maschi se le rubano a vicenda. Se la femmina accetta il dono, i due si mettono petto contro petto, emettendo i tipici richiami dell'accoppiamento.

"...La quale, se non v'è dispiaciuta affatto, 
vogliatene bene a chi l'ha scritta, 
e anche un pochino a chi l'ha raccomodata. 
Ma se in vece fossimo riusciti ad annoiarvi,
 credete che non s'è fatto 
apposta..."