lunedì 26 maggio 2008

Sonetto 48


I miei occhi e il cuore son venuti a patti

ed or ciascuno all'altro il suo ben riversa:

se i miei occhi son desiosi di uno sguardo,

o il cuore innamorato si distrugge di sospiri,


gli occhi allor festeggian l'effigie del mio amore

e al fantastico banchetto invitano il mio cuore;

un'altra volta gli occhi son ospiti del cuore

che a lor partecipa il suo pensier d'amore.


Così, per la tua immagine o per il mio amore,

anche se lontano sei sempre in me presente;

perché non puoi andare oltre i miei pensieri


e sempre io son con loro ed essi son con te;

o se essi dormono, in me la tua visione

desta il cuore mio a delizia sua e degli occhi.


Shakespeare

giovedì 1 maggio 2008

La scritta


Ho pensato qualche volta che avrei potuto squarciare la quiete del muro. La parete dietro al mio letto intendo.
Averla colorata di azzurro è stato solo l'inizio di un pensiero. L'intuizione di un atto di forza che dovrei fare. Io il coraggio per scrivere con un pennello una frase sul quella parete non riesco a trovarla. Sembra ridicolo e forse un po' puerile, ma non lo è almeno per me.
Mi sembra quasi di fare un torto all'anima della mia camera. Forse un po' di paura per una così brusca affermazione di un concetto. Le parole anche se non urlate, anche se solo scritte spaccano i cuori e turbano dentro. Scrivere qualcosa di forte, di estremamente sigificativo potrebbe impedire di farmi prendere sonno. Sono sicuro che qualunque cosa scriva possa prendere vita lungo quella parete fino a strisciarmi subdolamente dentro la testa.
So per certo che non potrei scrivere banalità. Scriverei di qualcosa che mi ha cambiato la vita. Magari qualcuno che mi ha bucato l'anima. Poi ogni notte prima di addormentarmi il pensiero quasi certamente volgerebbe sopra la mia testa.

Mi vengono le vertigini solo a pensarci. Vertigo come il film di Hitchcock!

Forse non dovrei avere così timore di una semplice scritta sul muro. Potrei scrivere e poi tutt'al più ridipingere il tutto se non mi dovesse piacere. Penso che alla fine è un ottima idea e anche nella vita funziona così. Le ottime idee sono quelle che ti danno sempre una buona alternativa. Quelle che ti lasciano lo spazio per un retro front di classe.  In sostanza ti rendono libero, libertà è in fondo avere sempre una buona alternativa a quello che sei o che fai!!

Ecco sono alla fine e la cosa migliore di tutte mi è venuta proprio con l'ultima frase sulla libertà.
Un vero peccato che la mia parete sia già piena di tutte queste parole!