sabato 14 aprile 2007

La strada maestra



La vita è bella. Questo lo dicono tutti…tutti quelli che un po' per retorica, un po' per darsi un tono, sbandierano questo quasi come fosse uno claim del tipo "…one like no one". Semplice è semplificare; vale a dire che esclamare che " la vita è bella" è un po' come ridurre ai minimi termini la vita con lo scopo di poterla catalogare. Non si può proprio fare….difficile da accettare per chi "…vorrebbe scoprire quanto è profonda la tana del bianconiglio…". Senza porsi in una condizione per forza pessimistica dell'universo, ma semplicemente riflettendo su quello che accade, è più corretto affermare che la vita è complessa. Una palla di forma non perfettamente sferica, composta da mille piccoli frammenti di vetro tutti diversi tra loro. Uniti da collante invisibile che ne mantiene la tensione donando quella forma che ricorda una sfera. Da qualsiasi lato la si guardi sembra sempre diversa e ogni singolo pezzettino riflette alla propria maniera l'ambiente circostante. La vita è così, complessa nella sua ormai ben nota forma. Ogni giorno lottiamo ricercando cose diverse, ognuno si da delle priorità e si ricava delle motivazioni. Un diversivo per non pensare alla forma della vita, per evitare di perdere tempo tentando di contare le mille sfaccettature della realtà. Cerchiamo ogni giorno di ricordarci di quanto siamo felici, di quanto siamo fortunati e di quanto sia importante raggiungere il fatturato più alto del precedente. Perdiamo tempo a depilarci, ad alzare pesi sulla panca obliqua e a criticare il prossimo. Ma in fondo sono tutti piccoli trucchetti per non lasciarci prendere dalla angoscia della solitudine e dalla distanza di ogni sfera dall'altra. Evitare di contare tutti i mille vetrini della nostra realtà e l'unica soluzione per poter millantare che la vita è bella. Le motivazioni e gli obbiettivi sono alla base della vita, non importa quali siano…l'importante è di non dimenticarseli mai. Il rischio più grande è quello di perderli di vista, di metterli in dubbio vacillando di fronte a quello che pensavamo fosse un dogma per la nostra vita…..la strada maestra è il nord di ogni nostra piccola esistenza. Sognare e credere nei nostri obiettivi sono le cose che ci tengono vivi…dimenticarselo ci può essere fatale.

venerdì 6 aprile 2007

Il prato della vita


Qualche volta è giusto fermare il tempo, bloccare l'attimo, sospendere il respiro....prendersi una pausa anaerobica. Una breve pausa per ripristinare la nostra umanità, per rendersi conto che oggi tutto è più difficile e forse tutto è troppo semplice. La follia è sempre dietro l'angolo pronta ad assaltarci non appena abbassiamo la guardia. La pausa deve essere perciò breve quanto basta per rendersi conto che ancora un attimo di contemplazione e il peso della consapevolezza ci renderebbe vulnerabili alla follia. Oggi la vità è difficile, viviamo in una società che purtroppo non lascia spazio ai deboli, regala onori ai forti...una società che va a braccetto con chi è sulla cresta dell'onda. Dobbiamo ricordarci che il tempo è inesorabile e ci segnerà nel fisico e nella mente. Penso che sia giusto vivere non dimenticando mai che se anche la vita ci sorride e il successo sembra essere il più sincero dei nostri amici, presto o tardi ci volterà le spalle. Viviamo da cicale, vivamo da persone sagge e saremo pronti a fronteggiare anche la peggiore delle piaghe. Siamo artefici in gran parte del nostro destino e seminando frettolosamente semi solo in superficie alla prima pioggia non rimmarrà un gran che per la crescita del prato.