sabato 23 febbraio 2008

L'albero della vita



L'uomo corre veloce.


L'uomo cammina piano.


Cosa c'è in comune…in apparenza nulla.


In realtà scioccamente una cosa in comune c'è. Una cosa importante c'è davvero.


Lo fanno a testa alta.


Testa alta come a scrutare cosa poco più in là c'è.


Come a fiutare l'aria per cercare di prevedere cosa accadrà.


Come a dire che sapere cosa ci aspetterà ci può far stare più tranquilli ora.


Come a dire che prevedere cosa vi è al di la degli specchi ci farà stare meno male.


Forse il presente è meno presente di quanto pensiamo.


Forse il presente non è altro che la fusione del passato più prossimo e del futuro con cui ci scontreremo al più presto.


Forse il presente non è altro che una pura illusione in quanto non appena proviamo a percepirlo è già svanito.


Lecito è domandarsi a questo punto: è possibile vivere un presente felice senza spizzare il futuro?



3 commenti:

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

No no credo.

Penso che l'optimum sia avere già un presente felice per goderselo e guardare con un'occhiata attenta ma non ossessiva al futuro per miglilorarsi o cmq riuscire a stare bene come in quel presente.

Il problema nasce quanto non ti piace il tuo presente... ma in quel caso non rientriamo nel tema del tuo post mi pare quindi altra storia :-)))

Arthur ha detto...

Già il camminare a testa alta è un inizio, io a volte non ci riesco perchè penso al presente. comunque io giro la tua affermazione al contrario, ovverosia che solo il presente è reale.

Arthur ha detto...

Già il camminare a testa alta è un inizio, io a volte non ci riesco perchè penso al presente. comunque io giro la tua affermazione al contrario, ovverosia che solo il presente è reale.