domenica 26 aprile 2009

Come Foglie


E’ piovuto il caldo
Ha squarciato il cielo
Dicono sia colpa di un’estate come non mai
Piove e intanto penso
Ha quest’acqua un senso
Parla di un rumore
Prima del silenzio e poi…
E’ un inverno che va via da noi
Allora come spieghi
Questa maledetta nostalgia
Di tremare come foglie e poi
Di cadere al tappeto?
D’estate muoio un po’
Aspetto che ritorni l’illusione
Di un’estate che non so…
Quando arriva e quando parte,
Se riparte?
E’ arrivato il tempo
Di lasciare spazio
A chi dice che di spazio
E tempo non ne ho dato mai
Seguo il sesto senso
Della pioggia il vento
Che mi porti dritta
Dritta a te
Che freddo sentirai
E’ un inverno che è già via da noi
Allora come spieghi
Questa maledetta nostalgia?
Di tremare come foglie e poi
Di cadere al tappeto?
D’estate muoio un po’
Aspetto che ritorni l’illusione
Di un’estate che non so…
Quando arriva e quando parte,
Se riparte?
E’ un inverno che è già via da noi
Allora come spieghi
Questa maledetta nostalgia?
Di tremare come foglie e poi
Di cadere al tappeto
D’estate muoio un po’
Aspetto che ritorni l’illusione
Di un’estate che non so…
Quando arriva e quando parte,
Se riparte?
E’ arrivato il tempo
Di lasciare spazio
A chi dice che di tempo
E spazio non ne ho
Dato mai

venerdì 3 aprile 2009

Amleto Atto III, scena 1


To be, or not to be, that is the question

Whether 'tis nobler in the mind to suffer
The slings and arrows of outrageous fortune,
Or to take arms against a sea of troubles,
And by opposing, end them.
 

Essere o non essere: questo è il problema:
se sia più nobile all'animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell'iniqua fortuna, o prender l'armi contro un mare di problemi e combattendo disperderli.
 

To die, to sleep-
No more and by a sleep to say we end
The heart-ache, and the thousand natural shocks
That flesh is heir to; 'tis a consummation
Devoutly to be wished.
 

Morire dormire; nulla più: - e con un sonno dirsi che poniamo fine al dolore e alle infinite miserie, naturale retaggio della carne, è soluzione da desiderare ardentemente.

To die, to sleep;
To sleep, perchance to dream. Ay, there's the rub;
For in that sleep of death what dreams may come
 
When we have shuffled of this mortal coil
 
Must give us pause - there's the respect
That makes calamity of so long life:

Morire - dormire - dormire, sognare forse: ma qui è l'ostacolo che ci trattiene: perché in quel sonno della morte quali sogni possan venire, quando noi ci siamo sbarazzati di questo groviglio mortale: è la remora, questa, che di tanto prolunga la vita ai nostri tormenti.

For who would bear the whips and scorns of time
Th'oppressor's wrong, the proud man's contumely,
The pangs of despis'd love,
 the laws delay,
The insolence of office, and the spurns
That patient merit of th'unworthy takes,
When he himself might his quietus make
With a bare bodkin;

Chi vorrebbe, se no, sopportar le frustate e gl'insulti del tempo, le angherie del tiranno, il disprezzo dell'uomo borioso, gli spasimi dell'amore disprezzato, gli indugi della legge, l'insolenza di chi è investito di una carica, e gli scherni che il merito paziente riceve dai mediocri, quando di mano propria potrebbe saldare il suo conto con due dita di pugnale?

who would fardels bear,
To grunt and sweat under a weary life,
But that the dread of something after death,
The undiscovered country, from whose bourn
No travellers returns, puzzles the will
And make us rather bear those ills we have,
Than fly to others that we know not of?

Chi vorrebbe caricarsi di grossi fardelli imprecando e sudando sotto il peso di tutta una gravosa vita, se non fosse il timore di qualche cosa, dopo la morte - la terra inesplorata donde mai non tornò alcun viaggiatore - confonde la volontà, e ci fa piuttosto sopportare i mali che abbiamo, che non volare verso altri che non conosciamo?

Thus conscience does make cowards of us all,
And thus the native hue of resolution
Is sicklied o'er with the pale cast of thought,
And enterprises of great pitch and moment
With this regard their currents turn awry,
And lose the name of action.

Così la coscienza ci fa tutti vigliacchi; così la tinta naturale della determinazione si scolora al cospetto del pallido pensiero. E così imprese di grande importanza e rilievo per questo riguardo deviano il loro corso: e dell'azione perdono anche il nome

venerdì 13 marzo 2009

Zaion


Questi lunghi anni di guerre fratricide ci hanno fatto stare vicino, al fianco in difesa della nostra terra.

Il male ci ha unito e ci ha regalato un'affinità speciale. Sotto il segno di Venere ci siamo promessi eterno amore.
Ora che tu sei lontano il mio sguardo è rivolto ad est, in attesa del tuo ritorno. 
La nostra Zaion è libera e io ti aspetto per viverla, finalmente in pace con te.
Tua Xena

venerdì 6 marzo 2009

Frammenti


Questa è la tessera del puzzle che ho perduto andando via.
Senza...tutto il disegno ha perso il suo significato.
Oggi che la rivedo penso a te.
Se la ritrovi, sei pregata di riportamela.

mercoledì 4 febbraio 2009

Il Re di Chi Ama Troppo


Sono il re di chi ama troppo 
Sono il re di chi perdona 
Che sia animale o cosa 
Sbaglia e accusa di persona 

Sono il re di chi ama e basta 
E di chi non abbandona 
Sono il re della pazienza 
Ce l’ho in testa la corona 
E semmai dovessi andarmene tu 

Quando parlerai di me 
Che non conto mai le ore perché 
Il mio lavoro è aspettare 
Ti ricorderai di me 
Perché amore, amore è andato 
E non me ne ero accorto io, 
Il re di chi ama troppo 

Sono il re del solo affetto 
Sono il re di ciò che ho detto 
Condannato dal difetto di chi 
Pensa sempre nero solo 
Perché ama per davvero 

Quando parlerai di me 
Che non conto mai le ore perché 
Il mio lavoro è aspettare 
Ti ricorderai di me 
Perché amore, amore è andato 
E non me ne ero accorto io 
Il re di chi ama troppo 

Sono il re dei troppi errori, dei pensieri messi fuori 
Sono il re della distanza, sono il re di te e di me 
Sono il re di chi lo dice ciò che sento 
Sono il re del tuo ricordo buono a niente 
Sono il re di chi si avrà per sempre 

Quando parlerai di me 
Che non conto mai le ore perché 
Il mio lavoro è aspettare 
Ti ricorderai di me 
Perché amore, amore è andato 
E non me ne ero accorto io 
Il re di chi ama troppo 

Ti ricorderai di me 
Perché amore, amore è andato 
E non me ne ero accorto io 

Il re di chi ama troppo

domenica 25 gennaio 2009

...Memorie di un altro tipo...


Non si può dire al sole, più sole … o alla pioggia, meno pioggia.
Per un uomo la gheisha può essere solo una moglie a metà. 
Siamo le mogli del crepuscolo. 
Eppure apprendere gentilezza, dopo tanta poca gentilezza. 
Capire che una bambina con più coraggio di quanto creda, 
trovi le sue preghiere esaudite non può chiamarsi 
felicità?
Dopo tutto queste non sono le memorie di una imperatrice, 
né di una regina…
sono memorie di un altro tipo… 

mercoledì 10 dicembre 2008

Una scomoda verità


La scomoda verità è qualcosa a cui non dai sufficente importanza. E' il risultato della idiozia umana.Una verità che andrebbe urlata attraverso tutti i media del mondo, invece di sussurrarla come si farebbe con una banalità qualunque.Non bisognerebbe mettere sulla stesse bilancia la salute della nostra terra con i profitti dell'economia.

Questo per almeno due motivi (magari ce ne sono altri...).

Il primo è che come si può pensare che i profitti delle società in calo siano più importanti della salute della terra?? Voglio dire se collassa l'ecosistema e la terra diventa invivibile...le aziende come potranno ancora produrre?? Una bilancia con a sx la terra e a dx le aziende è un immagine illogica e insana...che solo qualche politico ha avuto il coraggio di proporre ( non faccio nomi!!).

Il secondo punto riguarda inveceil fatto che pensare e vivere nel rispetto dell'ambiente crea occupazione e aumenta il benessere in generale. Questo perchè permette lo sviluppo di nuove aziende legate al rispetto ambientale e nuove figure si rendereanno necessarie per regoalmentare e far rispettare i vincoli stabiliti dalle autorità.Ancora uan volta ci vogliono prendere in giro,magari dicendoci che i cambiamenti climatici sono normali e ciclici. Che in fondo c'è sempre stata un estate più calda della più calda di questi ultimi anni.Beh andate a vedere la situazione dei ghiacciai più importanti nel mondo vent'anni anni fa e confrontateli con ora. Andate a vedere l'area che le nevi coprivano il Kilimangfiaro trent'anni fa e quelle che ricoprono ora.Io non faccio politica intesa come propaganda per uno schieramento o per l'altro, io cerco solo di non fare finta.

Cerco di alzare la testa soprala cortina fumogena che ci avvolge e vederci chiaro fin tanto che riesco.

......se volete saperne di più guardate "Una scomoda verità".......

venerdì 5 dicembre 2008


Siamo più saggi di quanto non sappiamo.



ovvero



Siamo più saggi di quanto non sappiamo.

giovedì 4 dicembre 2008

Dimmi quand'è


Dimmi quand'è l'ultima volta che ti sei fermato un po'

dimmi quand'è l'ultima volta che ci hai riso un po' su

e quella volta che tuo padre era lì

o quando hai detto di no

dimmi quand'è che hai vissuto le piccole cose

col gusto pieno della vitA...

martedì 2 dicembre 2008