martedì 15 gennaio 2008

Una magia



Vorrei avvicinare piano le mie labbra alle tue e fonderle in un bacio. Vorrei che succedesse poco prima che tu scenda dalle scale per uscire dalla porta. Vorrei che prima di andare verso il tuo destino di questa sera, ti girassi verso di me e ti facessi ammirare in tutto il tuo splendore. Sono sicuro che il tuo vestito nero catalizzerebbe la tua sensualità e tutt'intorno a te riverbererebbe della tua luce. Vorrei poter vedere anche solo per un istante la tua immagine intera sorridere ai miei occhi e regalare un cenno di gioia per poi lasciarmi alle spalle dietro la porta che si chiude lentamente.


Rimarrei solo con te, ma non solo come ci si sente dopo un abbandono, no non quel tipo di solo. Immagino il mare, il porto illuminato dalle stelle, lo scintillio della luna in ogni sua fase della notte, la sabbia che si lascia bagnare dall'acqua e diventando liscia. In quegli istanti vorrei poterti stringere a me e sentire che non esiste nessun'altro, il cielo scuro come tetto solo per noi e percepire l'attimo di eterno e di profondo.


Vorrei poter incontrare una magia. Se la potessi incrociare le chiederei con tutto il mio cuore di farmi parlare con un grande poeta. Vorrei poter chiedere al più grande poeta di regalarmi i più dolci versi mai creati. Chiederei a Shakespeare di scrivere per me i più incredibili versi d'amore per poi donarteli in una calda notte di agosto al chiaror di luna. La lettura di versi sublimi mentre le stelle cadono su di noi bagnandoci con il loro divin latte e facendoci diventare, finalmente, immortali per pochi istanti.



2 commenti:

Anonimo ha detto...

Le tue parole sono un dono prezioso....

Arthur ha detto...

Bella.
P.S. Hai provato a parlare con il rockpoeta? lui con i versi se la cava bene