venerdì 6 aprile 2007

Il prato della vita


Qualche volta è giusto fermare il tempo, bloccare l'attimo, sospendere il respiro....prendersi una pausa anaerobica. Una breve pausa per ripristinare la nostra umanità, per rendersi conto che oggi tutto è più difficile e forse tutto è troppo semplice. La follia è sempre dietro l'angolo pronta ad assaltarci non appena abbassiamo la guardia. La pausa deve essere perciò breve quanto basta per rendersi conto che ancora un attimo di contemplazione e il peso della consapevolezza ci renderebbe vulnerabili alla follia. Oggi la vità è difficile, viviamo in una società che purtroppo non lascia spazio ai deboli, regala onori ai forti...una società che va a braccetto con chi è sulla cresta dell'onda. Dobbiamo ricordarci che il tempo è inesorabile e ci segnerà nel fisico e nella mente. Penso che sia giusto vivere non dimenticando mai che se anche la vita ci sorride e il successo sembra essere il più sincero dei nostri amici, presto o tardi ci volterà le spalle. Viviamo da cicale, vivamo da persone sagge e saremo pronti a fronteggiare anche la peggiore delle piaghe. Siamo artefici in gran parte del nostro destino e seminando frettolosamente semi solo in superficie alla prima pioggia non rimmarrà un gran che per la crescita del prato.

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