mercoledì 23 giugno 2010

God Save Queen - Dio salvi la Regina


Dio salvi la nostra graziosa Regina,
lunga vita alla nostra nobile Regina,
Dio salvi la Regina!
Donale la vittoria,
la felicità e la gloria,
possa regnare a lungo su di noi;
Dio salvi la Regina!
O Signore, nostro Dio, sorgi,
disperdi i suoi nemici
e falli cadere;
confondi i loro intrighi,
frustra le loro manovre disoneste,
su di te sono riposte le nostre speranze,
oh, salvaci tutti!
I regali più preziosi che conservi,
sii disposto a riversarli su di lei;
possa regnare a lungo;
possa difendere le nostre leggi
e sempre darci l’occasione
di cantare col cuore e con la voce,
“ Dio salvi la Regina!”

Inno nazionale del Regno Unito

giovedì 27 maggio 2010

Tu completi me


"...Io non, io non voglio ucciderti! 
Che faccio senza di te? Torno a fregare i trafficanti mafiosi? No. No... no. No tu... tu completi me...
Non parlare come uno di loro, non lo sei! 
Anche se ti piacerebbe. Per loro, sei solo un mostro, come me! 
Ora gli servi. Ma tra un po... ti cacceranno via. Come un lebbroso! 
La loro moralità, i loro principi, sono uno stupido scherzo. 
Li mollano non appena cominciano i problemi. Sono bravi solo quanto il mondo permette loro di esserlo. 
Te lo dimostro.
 Quando le cose vanno male, queste... persone civili, e perbene, si sbranano tra di loro. Vedi, io non sono un mostro; sono in anticipo sul percorso..."


Heath Ledger - Joker

lunedì 19 aprile 2010

The men in black


Vestirai solamente con abiti approvati dai servizi speciali MIB,
 ti conformerai all'identità che ti daremo, 
mangerai dove ti sarà indicato, 
vivrai dove ti sarà indicato, 
d'ora in poi non avrai segni di identificazione di alcun genere, 
non attirerai mai l'attenzione, 
la tua immagine è plasmata in modo da non lasciare ricordi duraturi nelle persone che incontri.
 Sei qualcosa di vago, 
identificabile soltanto come un déjà vu, 
e cancellato altrettanto rapidamente. 
Tu non esisti,
 non sei mai nato, 
l'anonimato è il tuo nome, 
il silenzio la tua lingua madre. 
Tu non fai più parte del sistema, 
tu sei al di là del sistema, 
sei al di sopra di esso, 
sei oltre.
 Noi siamo quelli, 
siamo loro, 
siamo gli uomini in nero, 
Men in Black!

domenica 11 aprile 2010

La parabola dei talenti



Avverrà come di un uomo che,

 partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque. Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due. Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo. Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti.

Matteo 25

martedì 6 aprile 2010

Neotenia


Con neotenia si intende
 la permanenza di attributi infatili nell'età adulta.
Noi esseri umani abbiamo una giovinezza che dura più a lungo di quella di qualsiasi
altra creatura sulla faccia della terra, visto che ci occorrono almeno venti anni per diventare adulti.
Anche se da adulti conserviamo molte delle nostre caratteristiche infantili, la maggior parte di noi smette di giocare e si concentra sul lavoro.
Quando siamo giovani 
impariamo, socializziamo
giochiamo, sperimentiamo,
siamo curiosi,
capaci di stupirci
e di provare gioia.
E cambiamo, cresciamo,
immaginiamo,
speriamo.
Una volta adulti diventiamo persone serie,
produciamo, ci concentriamo su un obiettivo,
combattiamo, ci mostriamo protettivi
e crediamo fortemente nelle cose.
Il futuro del pianeta via via avrà sempre meno a che fare con l'efficienza,
con il produrre più cose e con la protezione del nostro orticello,
e dipenderà sempre più dal fatto di lavorare insieme,
dalla capacità di accogliere i cambiamenti ed essere creativi.
Viviamo in un'epoca nella quale la gente muore di fame
 in mezzo all'abbondanza e in cui il peggior nemico
è il nostro stesso impulso testosteronico a controllare
il territorio e l'ambiente.
E' ora di dare ascolto ai bambini
e di permettere alla neotenia di guidarci
al di là degli schemi rigidi
e dei dogmi creati dagli adulti

Joi Ito

martedì 30 marzo 2010

I Wrote a Science Fiction Film


Ho scritto un film di fantascienza, e ve lo voglio raccontare. Sono le quattro e dieci del pomeriggio e tutti quanti, sulla faccia della Terra, misteriosamente si addormentano. Così, semplicemente - al volante dell'auto, al gabinetto, dovunque si trovino, qualunque cosa facciano - zac - si addormentano tutti. I russi, i cinesi, gli americani - il mondo intero dorme esattamente per un'ora. Alle cinque e dieci, al risveglio, tutti gli abitanti del mondo cominciano a confezionare pantaloni.
   State bene a sentire, perché è una trovata brillante.
   Tutti dietro a tagliare, a cucire, ad applicare la lampo, ad attaccare i bottoni, quand'ecco che arriva un'astronave da un altro pianeta e ne scendono uomini in giacca, camicia, cravatta, mutande e calzini, ma senza calzoni. "Sono pronti i pantaloni?" domandano.
   E noi gli rispondiamo: "No, tornate giovedì".
   Loro dicono che ne hanno urgenza perché devono andare a un matrimonio.
   Noi lavoriamo alacremente e confezioniamo pantaloni di continuo. Loro tornano e, dopo che li hanno ritirati, ci lasciano calzini sporchi, fazzoletti, federe, lenzuoli e altra biancheria sporca. "Lavatecela", dicono.
   Il Presidente degli Stati Uniti va in onda alla televisione e dice: "Una superpotenza aliena, proveniente dagli spazi siderali, dotata di intelligenza superiore, ci porta la sua biancheria sporca, senonché le sue mire vengono sventate, perché, dopo aver viaggiato per 117 milioni di anni luce per venirla a ritirare, dimentica lo scontrino".

Woody Allen

venerdì 12 marzo 2010

La nave di Teseo


Hei ragazzo, Theo ha problemi con l'automobile che ha comprato da Joe! 
Tutto è cominciato con piccoli inconvenienti, la serratura di una portiera da riparare, alcune sciocchezze nelle sospensioni posteriori, insomma, il solito. Poi sono sorti problemi più grossi, prima la frizione, poi il cambio e infine l'intero sistema di trasmissione. Faceva un mucchio di strani rumori, cosicché l'auto passavas ormai la maggior parte del suo tempo dentro l'officina. Si andò avanti cosi e ancora avanti.... Incredibile. "Ma non così incredibile", pensò mestamente Theo, "come il fatto che la macchina ha solo due anni e ora ogni singolo pezzo è stato sostituito. Ehi, guardiamo la faccenda dal lato positivo: forse ho un'automobile nuova!"

L'onesto Joe non era all'altezza del suo nome. Gran parte dei pezzi che aveva sostituito nell'automobile di Theo funzionavano ancora e alcuni che non funzionavano erano stati aggiustati. Aveva salvato le parti vecchie e le aveva adattate le une alle altre. dopo due anni, aveva assemblato una copia esatta dell'automobile di Theo. Egli pensava fosse una copia; o forse era quella di Theo

lunedì 1 marzo 2010

Invictus





Dal profondo della notte che mi avvolge
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all’altro,
ringrazio gli dei chiunque essi siano
per l'indomabile anima mia.
Nella feroce morsa delle circostanze 
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l’angoscia.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e lacrime 
incombe ma l’orrore delle ombre
e ancora la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta, 
quanto piena di castighi la vita.
Son Io il signore del mio destino.
Son Io il capitano dell'anima mia.


William Ernest Henley

mercoledì 17 febbraio 2010

Donna



Donna, non sei soltanto l' opera di Dio,
ma anche degli uomini, che sempre
ti fanno bella con i loro cuori.
I poeti ti tessono una rete
con fili di dorate fantasie;
i pittori danno alla tua forma
sempre nuova immoralità.
Il mare dona le sue perle,
le miniere il loro oro,
i giardini d' estate i loro fiori
per adornarti, per coprirti,
per renderti sempre più preziosa.
Il desiderio del cuore degli uomini
ha steso la sua gloria
sulla tua giovinezza.
Per metà sei donna, e per metà sei sogno.

RABINDRANATH Tagore



giovedì 11 febbraio 2010

Bevo a chi è di turno, in treno, in ospedale,

cucina, albergo, radio, fonderia,
in mare, su un aereo, in autostrada,
a chi scavalca questa notte senza un saluto,
bevo alla luna prossima, alla ragazza incinta,
a chi fa una promessa, a chi l’ha mantenuta,
a chi ha pagato il conto, a chi lo sta pagando,
a chi non è invitato in nessun posto,
allo straniero che impara l’italiano,
a chi studia la musica, a chi sa ballare il tango,
a chi si è alzato per cedere il posto,
a chi non si può alzare, a chi arrossisce,
a chi legge Dickens, a chi piange al cinema,
a chi protegge i boschi, a chi spegne un incendio,
a chi ha perduto tutto e ricomincia,
all’astemio che fa uno sforzo di condivisione,
a chi è nessuno per la persona amata,
a chi subisce scherzi e per reazione un giorno sarà eroe,
a chi scorda l’offesa, a chi sorride in fotografia,
a chi va a piedi, a chi sa andare scalzo,
a chi restituisce da quello che ha avuto,
a chi non capisce le barzellette,
all’ultimo insulto che sia l’ultimo,
ai pareggi, alle ics della schedina,
a chi fa un passo avanti e così disfa la riga,
a chi vuol farlo e poi non ce la fa,
infine bevo a chi ha diritto a un brindisi stasera
e tra questi non ha trovato il suo.

Erri de Luca