"Perché reggono l'intero peso
Perché sanno tenersi su appoggi e appigli minimi
Perché riescono a correre sugli scogli e neanche i cavalli lo sanno fare
Perché portano via
Perché sono la parte più prigioniera di un corpo incarcerato
e chi esce dopo molti anni deve imparare di nuovoa camminare in linea retta
Perché sanno saltare
e non è colpa loro se più in alto nello scheletro non ci sono le ali
Perché scalzi sono belli
Perché sanno piantarsi nel mezzo delle strade come muli
e fare una siepe davanti al cancello di una fabbrica
Perché sanno giocare con la palla
Perché sanno nuotare
Perché per qualche popolo pratico erano un'unità di misura
Perché quelli di donna facevano friggere i versi di Puškin:
"Piedini piedini dove siete voi adesso?"
Perché gli antichi li amavano
e per prima cura di ospitalità li lavavano al viandante
Perché sanno pregare dondolandosi davanti a un muro
o ripiegati indietro da un inginocchiatoio
Perché mai capirò come fanno a correre
contando su un appoggio solo
Perché sono allegri e sanno ballare il meraviglioso tango
il croccante tip tap, la ruffiana tarantella
Perché non sanno accusare e non impugnano armi
Perché sono stati crocifissi
Perché anche quando si vorrebbe assestarli nel sedere di qualcuno
viene scrupolo che il bersaglio non meriti l'appoggio
Perché come le capre amano il sale
Perché non hanno fretta di nascere
però poi quando arriva il punto di morire scalciano
in nome del corpo contro la morte".
Erri De Luca
2 commenti:
...questa poesia è tratta da uno spettacolo-ballata, "Chisciotte e gli invincibili", dedicato agli invincibili: ai migratori che attraversano a piedi il mondo, ai prigionieri, a chi non si lascia abbattare, scoraggiare, ricacciare indietro da nessuna sconfitta, e dopo ogni batosta risorge e si batte nuovamente; a chi si vergogna all'improvviso, a chi ammette di aver sbagliato, a chi non resta indifferente, a chi sa perdonare, a chi sa comprendere...
Elogio dei piedi... forte
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