"Io so a memoria la miseria e la miseria
è il copione della vera comicità.
Non si può far ridere se non si conosce bene
il dolore, la fame, il freddo, l'amore senza speranza,
la disperazione della solitudine
di certe squallide camerette ammobiliate
alla fine di una recita in un teatrucolo di provincia;
e la vergogna dei pantaloni sfondati,
il desiderio di un caffelatte,
la prepotenza esosa degli impresari,
la cattiveria del pubblico senza educazione.
Insomma, non si può essere un vero comico
senza aver fatto la guerra con la vita".
Totò
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