venerdì 30 ottobre 2009

PREAMBOLO ALLE ISTRUZIONI PER CARICARE L'OROLOGIO


"Pensa a questo: quando ti regalano un orologio, ti regalano un piccolo inferno fiorito, una catena di rose, una cella d'aria.
Non ti danno soltanto l'orologio, tanti, tanti auguri e speriamo che duri perchè è di buona marca, svizzero con àncora di rubini; non ti regalano soltanto questo minuscolo scalpellino che ti legherai al polso e che andrà a spasso con te.
Ti regalano - non lo sanno, il terribile è che non lo sanno -, ti regalano un altro frammento fragile e precario di te stesso, qualcosa che è tuo ma che non è il tuo corpo, che devi legare al tuo corpo con il suo cinghino simile a un braccetto disperatamente aggrappato al tuo polso.
Ti regalano la necessità di continuare a caricarlo tutti i giorni, l'obbligo di caricarlo se vuoi che continui ad essere un orologio; ti regalano l'ossessione di controllare l'ora esatta nelle vetrine dei gioiellieri, alla radio, al telefono.
Ti regalano la paura di perderlo, che te lo rubino, che ti cada per terra e che si rompa. Ti regalano la sua
marca, e la certezza che è una marca migliore delle altre, ti regalano la tendenza a fare il confronto fra il tuo orologio e gli altri orologi.

Non ti regalano un orologio, sei tu che sei regalato, sei il regalo per il compleanno dell'orologio.

JULIO CORTAZAR

4 commenti:

livia ha detto...

'Viviamo in un'epoca in cui il superfluo è la nostra unica necessità'
OSCAR WILDE

giangiacomo ha detto...

potrei sapere chi è il pittore di questo quadro? e' davvero bello

Unknown ha detto...

...Jack Vettriano poeta britannico nato nel 1951...

giangiacomo ha detto...

La ringrazio.