
Qualsiasi cosa dicano di me i mortali - non ignoro, infatti, quanto la Follia sia portata per bocca anche dai più folli - tuttavia, ecco qui la prova decisiva che io, io sola, dico, ho il dono di rallegrare gli Dèi e gli uomini.
mercoledì 31 ottobre 2007
Lorem Ipsum

martedì 30 ottobre 2007
Autore Sconosciuto

"Ricordo il magico istante:
davanti m'eri apparso tu,
come fuggevole visione,
genio di limpida beltà.
Nei disperati miei tormenti,
nel chiasso della vanità,
tenera udivo la tua voce,
sognavo i cari lineamenti.
Anni trascorsero. Bufere.
Gli antichi sogni poi travolsero,
scordai la tenera tua voce,
i tuoi sublimi lineamenti.
E in silenzio passavano i giorni.
Recluso nel vuoto grigiore,
senza più fede e ispirazione,
senza lacrime, né vita e amore.
Tornata è l'anima al risveglio:
e ancora mi sei apparso tu,
come fuggevole visione,
genio di limpida beltà.
E nell'ebbrezza batte il cuore.
E tutto in me risorge già.
E la fede e l'ispirazione.
E la vita e lacrime e amore."